L'esecuzione a Villa di Serio
Già interrogati i familiari di Biava

Un allevatore di 47 anni è stato ucciso a colpi di pistola nella sua abitazione sulle colline di Villa di Serio. L'uomo è morto poco dopo essere stato colpito da alcuni proiettili esplosi da un revolver, restando agonizzante per terra una manciata di minuti.

Le indagini sull'omicidio di Agostino Biava, l'allevatore di 47 anni freddato da un sicario alle 19,30 di venerdì a Villa di Serio, proseguono nel più stretto riserbo. Gli inquirenti stanno interrogando i familiari per cercare di capire chi possa essere l'assassino che è sbucato dal bosco, ha sparato e si è subito dileguato.

Fra i primi a essere interrogata c'è la figlia di Biava, che è anche la moglie di Sabaudin Bregu, l'albanese di 34 anni finito con 19 coltellate e ritrovato nel Morla a Campagnola il 22 giugno scorso. Bregu insomma era sia il genero di Agostino Biava (aveva sposato sua figlia) che il cognato (cioè il fratello della seconda moglie dell'allevatore ucciso venerdì sera).

A uccidere Biava sono stati due colpi di pistola sparati da distanza ravvicinata: non lontano c'era due testimoni che hanno sentito i colpi e avrebbero solo intravisto qualcuno che si dileguava nel buio dei boschi che dalla Tribulina di Scanzo scollinano verso Villa di Serio.

Tutto è avvenuto al Cascinetto Pigna, in via Pomarolo, una cascina di proprietà della famiglia Pesenti Pigna dove la vittima abitava con moglie e figli. Un'esecuzione insomma, che arriva a soli 7 mesi dall'omicidio di Sabaudin Bregu.

Per questo gli inquirenti vogliono vederci chiaro e vogliono capire se e quanto questo nuovo delitto sia legato a quello precedente; inoltre se ci siano collegamenti con il mondo della droga, al quale sarebbe stato legato Bregu.

Si stanno passando così al setaccio anche i tabulati telefonici e si sta verificando quali cellulari erano collegati alle celle telefoniche della zona al momento del delitto di venerdì.

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