Mobilità, al Centro Congressi
le 6 proposte targate L'Eco Lab

Dopo due mesi di lavoro e confronto aperto alla città, martedì dalle 20,45 al Centro Congressi Giovanni XXIII, saranno presentate le priorità individuate dai bergamaschi nel primo dei temi proposti da L'Eco Lab: la mobilità.

Sei proposte concrete. Come nello stile de L'Eco Lab, il laboratorio d'idee lanciato da L'Eco di Bergamo - in collaborazione con Ipsos e l'Università degli studi di Bergamo - lo scorso ottobre. Dopo due mesi di lavoro e confronto aperto alla città, martedì dalle 20,45 al Centro Congressi Giovanni XXIII, saranno presentate le priorità individuate dai bergamaschi nel primo dei temi proposti: la mobilità.

Niente di astratto o concettuale: si tratta di proposte concrete e fattibili, come nello spirito de L'Eco Lab. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di individuare insieme ai bergamaschi un'agenda delle priorità da sottoporre ai candidati delle elezioni amministrative del prossimo anno. Nessun libro dei sogni, ma risposte serie e praticabili a problemi di ogni giorno e che i cittadini spesso vivono sulla propria pelle.

Sei proposte che arrivano al termine di un articolato percorso di ascolto e confronto che ha coinvolto i diversi media del gruppo Sesaab: dalla carta stampata alla radio, dalla Tv al web che in questa iniziativa ha un ruolo fondamentale. Il blog de L'Eco Lab è diventato in questi mesi un luogo di confronto tanto virtuale quanto reale nella sua concretezza: ha raccolto spunti, contributi e anche critiche di quel mondo multimediale che guarda con grande interesse ai social network, gli ha elaborati e fatti diventare materia di discussione per quel forum (coordinato da Ipsos) che ha portato all'elaborazione concreta delle proposte. Qualche numero: 103 post pubblicati, 306 commenti (tutti di notevole livello, e quanto di più lontano da un certo clima da bar virtuale che spesso caratterizza blog e social network), oltre 400 utenti registrati, 17.235 visitatori unici e 24.616 visite al sito.

La conferma che L'Eco Lab ha colto nel segno. Suscitando interesse e soprattutto partecipazione da parte della città: perché l'obiettivo è soprattutto quello di scrivere insieme un'agenda per la Bergamo del futuro, senza imporre nulla, ma condividendo il possibile. Scrivere, appunto, e non dettare.

La serata di martedì (l'ingresso è libero) sarà condotta da Max Pavan e trasmessa in diretta su Bergamo Tv e in streaming sul sito www.ecodibergamo.it.

Sul palco a commentare i risultati di questo primo modulo di lavoro ci saranno: Giorgio Gandola, direttore de L'Eco di Bergamo, Enrico Bonfatti, presidente dell'associazione Nuova Mobilità, Claudia Ratti, presidente dell'Aribi (Associazione rilancio bicicletta), Gianni Scarfone, direttore generale dell'Atb e Pierluigi Troncatti, presidente del Centro studi Axteria. Sugli schermi del Centro Congressi scorreranno man mano le 6 proposte che i bergamaschi hanno individuato come prioritarie, accompagnati da video e dal contributo dei ragazzi dell'Università di Bergamo, validissimi e fondamentali partner di questa operazione che ora prosegue con i successivi quattro moduli.

Dopo la volta della mobilità, sarà la volta della "città che cambia", ovvero dell'urbanistica e delle sue previsioni, spesso più virtuali che reali. Poi si passerà alla "città verde", tra soluzioni smart, progetti ecosostenibili e risparmio energetico: ma ci sarà spazio anche per discutere dei servizi e del sociale con la "città abitabile" e di cultura, arte e turismo quando si toccherà il tema "la città bella". Un insieme di argomenti che si succederanno uno via l'altro: cinque temi, anzi uno solo, la Bergamo che vogliamo.

E che proporremo a chi l'anno prossimo correrà per Palafrizzoni: martedì sera sarà distribuito un agile volumetto con le proposte emerse in tema di mobilità. Insieme a quelle dei successivi argomenti, costituirà il nostro contributo alla Bergamo del futuro in un'ottica smart. Che non è solo un modo di dire, ma una città intelligente, integrata, sostenibile e capace di guardare al futuro con ottimismo, idee chiare e capacità d'ascolto. L'Eco Lab è tutto questo.


Dino Nikpalj

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