Tentò un omicidio nel 2010
Preso pregiudicato di Pontirolo

I carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo hanno arrestato D. M. S., nato in Germania nel 1970, residente a Pontirolo, pregiudicato, nullafacente, con l'accusa di aver tentato l'omicidio di Paolo Vastarella, rinvenuto agonizzante il 21 luglio 2010 nei boschi nei dintorni di Palazzago.

I carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo hanno arrestato D. M. S., nato in Germania nel 1970, residente a Pontorolo, pregiudicato, nullafacente, con l'accusa di aver tentato l'omicidio di Paolo Vastarella, rinvenuto agonizzante il 21 luglio nei boschi nei dintorni di Palazzago.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, D. M., verosimilmente per aver appreso che la vittima si era pubblicamente vantato di aver avuto una relazione con la sua fidanzata, e di avergli sottratto denaro definendolo ingenuo, incontra Vastarella con un pretesto nel tardo pomeriggio del 19 luglio 2010.

Lo conduce in una zona isolata sulle colline vicino a Palazzago e gli spara quattro colpi alla testa. Vastarella, nonostante sia gravemente ferito, riesce ad allontanarsi dal suo aggressore scivolando in un dirupo e viene ritrovato due giorni dopo in fin di vita.

Nel sopralluogo viene trovata una pistola, una Beretta calibro 7,65 con matricola abrasa, alcuni bossoli e macchie di sangue. Le fitte indagini dimostrano che D. M. era stata l'ultima persona a vedere la vittima prima della sua scomparsa. Dopo il tentato omicidio si libera del telefonino, ne usa un altro solo per qualche giorno e gravita in zona nei due giorni successivi per vedere se lo stanno cercando.

Appreso che il proposito di ammazzare Vastarella era fallito, per eliminare le sue tracce incendia in un parco pubblico della Brianza l'auto della vittima e si rende definitivamente irreperibile, in quanto - avendo saputo che Vastarella è vivo - ne teme la testimonianza.

La vittima, invece, per le gravissime lesioni cerebrali riportate, non sarà, ne lo è attualmente, in grado di ricordare i fatti. A fine novembre, all'aeroporto della Malpensa, gli agenti della polizia di frontiera ricevono D. M., scortato dalla polizia tedesca perché espulso dalla Germania.

I carabinieri del Nucleo operativo di Bergamo apprendono la notizia e il pm della Procura della Repubblica di Bergamo emette nell'immediatezza provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei suoi confronti. L'arrestato è trasferito in carcere a Busto Arsizio e in seguito a Bergamo, dove è attualmente detenuto in seguito alla convalida del provvedimento.

Il riesame della custodia cautelare disposta dal gip di Bergamo è stato rigettato nei giorni scorsi.

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