Cronaca / Bergamo Città
Martedì 15 Gennaio 2013
Vecchio ospedale abbandonato
«Nuovo dormitorio per sbandati»
«Vecchio ospedale, il pericolo si avvicina. Anzi è già arrivato». È quanto scrive Mirko Isnenghi, che si candidato per la poltrona di sindaco di Bergamo. In una lettera sottolinea che per mancanza di controllila struttura si sta trasformando in dormitorio.
«Vecchio ospedale, il pericolo si avvicina. Anzi è già arrivato». È quanto scrive Mirko Isnenghi, che si candidato per la poltrona di sindaco di Bergamo. In una lettera sottolinea che per mancanza di controllila struttura si sta trasformando in dormitorio per sbandati.
Ecco il testo
«L'abbandono del vecchio ospedale senza aver preventivamente organizzato un servizio di controllo dell'area, sta dando grossi problemi alla zona. A detta di alcuni residenti e di alcuni membri della vigilanza urbana, le notti del quartiere di Santa Lucia, sono frequentate da poco rassicuranti figure.
Alcuni asseriscono che il nuovo dormitorio per sbandati e nullafacenti, è già ben frequentato. Se non si provvede quanto prima a trovare soluzioni adeguate, nel giro di pochi mesi, sarà pressoché impossibile garantire un eventuale sgombero con danni irreparabili al tessuto sociale di tutta la zona ovest della città.
Per ovviare a questa situazione il nostro gruppo propone di assegnare, in attesa di definitiva alienazione dell'area, i padiglioni a associazioni culturali, musicali, teatrali, artisti di strada, per fare vivere in questi mesi di stallo l'area. Queste associazioni, numerose e spesso neglette nel tessuto cittadino, potrebbero organizzare concerti, spettacoli, conferenze, anche politiche, visti l'approssimarsi di importanti appuntamenti da oggi al prossimo anno.
L'area adibita a giardino potrebbe essere attrezzata con attrezzature ludiche per i bambini della città. Tutto questo pullulare d'iniziative a costo quasi zero per l'amministrazione, ma con un indubbio guadagno sotto l'aspetto sociale, potrebbe portare giovamento anche alle penalizzate attività commerciali della zona, in attesa che le stesse si riprendano, quando la struttura sarà adibita ad altro.
Questo lavoro per un nuovo utilizzo dell'area deve essere messo in opera nel più breve tempo possibile. E' impensabile pensare, dato i costi, ad altre soluzioni. Una vigilanza dell'area richiederebbe almeno la rotazione di una sessantina di persone, e, a nostro parere, né la Regione, né l'azienda ospedaliera, né il Comune o la Provincia, possono sobbarcarsi l'onere finanziario.
In ogni caso basta parole e tavoli di studio, il lavoro che doveva essere fatto prima, richiede un intervento immediato, altrimenti una delle più belle zone di Bergamo potrebbe cadere in un declino già provato da altre in città, vedasi le vie Quarenghi. San Bernardino ecc..».
Mirko Isnenghi
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