Trenord: i soldi per i senzatetto?
Sono in ritardo, ma arriveranno

Si è temuto il gelo. E non solo perché l'emergenza freddo è la più dura per i senzatetto. Il cambio della guardia ai vertici di Trenord ha fatto temere qualche contraccolpo sull'assistenza notturna in stazione. Ma a Bergamo i soldi (88 mila euro) arriveranno.

Si è temuto il gelo. E non solo perché l'emergenza freddo è la più dura per i senzatetto. Il cambio della guardia ai vertici di Trenord ha fatto temere qualche contraccolpo sull'assistenza notturna in stazione. Tanto più che a Bergamo non si è ancora visto un centesimo degli 88 mila euro che la società - con il protocollo firmato il 6 settembre scorso in Prefettura - si è impegnata a stanziare.

L'inizio dell'anno si è aperto quindi con una serie di telefonate e incontri tra le realtà impegnate (Caritas, Servizio Esodo e Nap) che stanno attualmente coprendo interamente il costo del servizio, e il mandato al Comune di verificare le intenzioni. Per fugare anche il dubbio che con il passaggio di testimone dall'«inguaiato» Giuseppe Biesuz (firmatario della convenzione) a Luigi Legnani, attuale amministratore delegato di Trenord, non venisse meno l'impegno nel progetto. Si chiama «Terra di mezzo», partorito dopo mesi e mesi di tira e molla, per garantire sicurezza ai treni e piazzale Marconi e l'accompagnamento in strutture adeguate degli emarginati che usavano i convogli fermi come dormitori.

Lunedì 14 gennaio il disgelo. Dalla società milanese, infatti, hanno fatto sapere di aver deliberato lo stanziamento della cifra concordata (88 mila euro appunto) e che al massimo entro la settimana prossima verrà data in disponibilità agli enti che stanno gestendo il servizio sociale.

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