Cronaca / Bergamo Città
Domenica 23 Dicembre 2012
Nuovo ospedale, la prima Messa
«Per me è una grandissima gioia»
«È una grandissima gioia essere qui, a pochi giorni dal trasferimento. Gioia ancora più grande perché questo ospedale è dedicato a Papa Giovanni». Così il vescovo di Bergamo durante la celebrazione della prima Messa nel nuovo ospedale.
«È una grandissima gioia essere qui a celebrare la prima Messa a pochi giorni dal trasferimento, un'operazione che è stata un successo. Gioia ancora più grande perché questo ospedale è dedicato a Papa Giovanni».
Così il vescovo di Bergamo ha reccontato le sue emozioni durante la celebrazione della prima funzione nella chiesa del nuovo ospedale. Ad assistere c'era tanta gente, tanti medici, tanti infermieri con le famiglie, i responsabili della struttura, il presidente della Regione.
«Questa Messa, a ridosso del Natale, ci spinge a esplorare il mistero - ha detto mons. Francesco Beschi - dell'incontro fra il vecchio e il nuovo». Il vecchio sono gli Ospedali Riuniti («non può continuare a esistere senza novità», ha detto il vescovo), il nuovo è l'ospedale della Trucca («arriva da una grande storia, quella dei Riuniti»). Una struttura, ha sottolineato più volte mons. Beschi, necessaria a tutta la città, a tutta la comunità bergamasca.
Il direttore sanitario, Carlo Nicora, ha ringraziato tutti: «Ho avuto prova che siamo come una grande famiglia», ha detto raccontando di aver visto anche i parenti di medici e infermieri che davano una mano a spostare scatole e scatoloni dai Riuniti al nuo ospedale. «Ne valeva davvero la pena: per noi è stato come fosse già Natale quando uno dei pazienti appena trasferiti ha commentato l'operazione, e la sistemazione, dicendo di sentirsi in Paradiso». Nicora ha anche ricordato che i bimbi nati nel nuovo ospedale sono già 32.
Il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, ha parlato di una «splendida architettura e tecnologia» e di un ospedale «grande soprattutto per le competenze». «I bergamaschi - ha aggiunto - sentono questo ospedale come casa loro: anche per questo lo abbiamo sempre sostenuto».
Dopo la Messa e i vari interventi, tutti i presenti hanno compiuto insieme al vescovo un giro per i reparti, tutti quelli dedicati ad ospitare i bambini ammalati.
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