Piazzatorre, impianti chiusi
Scontro proprietari aree-sindaco

In paese c'è voglia di voltare pagina e pensare al turismo che resta, ma la faccenda degli impianti chiusi a Piazzatorre tiene ancora banco con posizioni contrapposte. Da una parte i proprietari delle aree su cui sorge la prima seggiovia del comprensorio, dall'altra il sindaco.

In paese c'è voglia di voltare pagina e pensare al turismo che resta, ma la faccenda degli impianti chiusi a Piazzatorre tiene ancora banco con posizioni contrapposte. I proprietari delle aree su cui sorge la prima seggiovia del comprensorio, che il Comune avrebbe dovuto prendere in affitto, non ci stanno a essere indicati come causa del flop: a loro avviso il progetto non era economicamente sostenibile.

«Lo ha dichiarato anche il sindaco durante l'ultimo Consiglio - dicono -: niente soldi e nessun imprenditore che voglia gestire gli impianti di risalita di Torcola Vaga». Ma il sindaco Michele Arioli ribatte: «Il gestore c'è sempre stato. Abbiamo cercato di risolvere tutti i problemi di questa operazione di salvataggio, compreso l'affitto coi privati, nodo dell'intera questione».

A un mese dalla notizia della chiusura degli impianti, Giuliano Bianchi, figlio del proprietario del terreno e consigliere di minoranza, entra nel merito della vicenda: «Il problema non è legato al contratto di affitto fra noi e il Comune. Abbiamo sempre dimostrato la massima disponibilità a voler concedere in locazione la partenza della seggiovia e una lettera inviata al sindaco a fine novembre lo dimostra».

«Lì si dice che siamo disposti a farlo per un anno, con la possibilità di prorogare il contratto di stagione in stagione. Viene aggiunto che intendiamo rinnovarlo da subito per l'inverno successivo. Così avremmo assicurato stabilità e continuità al futuro gestore».

Secondo Bianchi la stazione rimarrà ferma per un altro motivo: «Non ci sono le condizioni per tenere aperti gli impianti: l'insostenibilità economica del progetto fa sì che la stazione non parta. Per adesso a Piazzatorre non c'è un privato interessato a gestire e sviluppare il demanio sciabile di Torcola Vaga. Oltre a ciò, il Comune non avrebbe potuto garantire la copertura del progetto, qualora si fosse arrivati ad un'intesa con noi e la società Alta Quota, proprietaria delle seggiovie. Non ci sono i soldi. Il sindaco avrebbe voluto spostare le spese per gli impianti nel bilancio dell'anno prossimo, ma il segretario comunale ha dato parere contrario».

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