Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 19 Dicembre 2012
Paga il panettone per il brindisi
«È la foto della nostra situazione»
«Una situazione negativa ma non drammatica, perché se ne conoscono i limiti». Il sindaco di Bergamo, Franco Tentorio, nello scambiare gli auguri di Natale con i giornalisti ha parlato di quei limiti – di natura squisitamente economica – che pesano sulle casse comunali.
«Una situazione negativa ma non drammatica, perché se ne conoscono i limiti». Il sindaco di Bergamo, Franco Tentorio, nello scambiare gli auguri di Natale con i giornalisti ha parlato di quei limiti – di natura squisitamente economica – che pesano sulle casse comunali.
E un sintomo di questi limiti è estremamente pratico: per augurare le buone feste, il sindaco ha offerto prosecco e panettone, pagati di tasca sua.
A forza di tagli e ritagli agli enti comunali il cin cin è amaro, soprattutto in un momento in cui si parla di sprechi diffusi nel mondo della politica. Ma il sindaco ci tiene a precisare e prende le distanze da un mondo che non gli appartiene: «Noi siamo la casta povera, il nostro è un lavoro bello e che dà soddisfazione, però dal punto di vista del rapporto impegno e ritorno economico, capite bene che non c'è proporzione – afferma il sindaco Tentorio –. Noi non abbiamo rimborsi di nessun tipo, neanche per il panettone e il vino di oggi, che offro con piacere. Noi ce la mettiamo tutta, tutto l'impegno è per la comunità oltre che per l'orgoglio personale».
Ad incupire l'animo tradizionalmente ottimista del sindaco, i numeri legati al Patto di stabilità e ai tagli imposti dal Governo: «Nel giro di un paio d'anni, con i tagli prima Tremontiani e poi Montiani, abbiamo perso 10 milioni di euro – spiega il sindaco –. Finché abbiamo beni da vendere andiamo avanti, ma quando non ci sarà più nulla, non si potrà fare più niente. Spero che il Patto di stabilità venga attenuato, per poter spendere parte dei nostri soldi, quei 100 milioni di euro che in banca rendono solo l'1%.».
Leggi di più su L'Eco in edicola mercoledì 19 dicembre
© RIPRODUZIONE RISERVATA