Riuniti, i comitati in campo
«Sospendete la "svendita"»

Sospendete la vendita - o meglio la «svendita» - dell'area degli Ospedali Riuniti di Bergamo. L'appello arriva dal Comitato Santa Lucia, ma con il sostegno anche di Legambiente e di praticamente tutte le associazioni e comitati attivi nella nostra città.

Sospendete la vendita - o meglio la «svendita» - dell'area degli Ospedali Riuniti di Bergamo. L'appello arriva dal Comitato Santa Lucia, ma con il sostegno anche di Legambiente e di praticamente tutte le associazioni e comitati attivi nella nostra città.

Il futuro - scrive il Comitato Santa Lucia - si costruisce ora, e la vendita a «un soggetto che, sicuramente, ha come unico e solo obiettivo quello di incassare somme senza alcun interesse per un buon progetto per Bergamo» non è certo la scelta migliore.

È «necessario fermarsi e ripensare “ex novo“ il futuro di questo pezzo di grande valore della città». E ancora: la politica «dimostri con coraggio che in alcuni momenti è doveroso fermarsi».

Ecco il testo integrale del comunicato
«Le notizie che appaiono sui giornali e che annunciano una imminente pubblicazione del bando di vendita dell'Area Ospedali Riuniti di Largo Barozzi costituiscono una grossa preoccupazione.

Preoccupazione per il futuro di una prestigiosa area della città che rischia di essere “svenduta” da un soggetto che, sicuramente, ha come unico e solo obiettivo quello di incassare somme senza alcun interesse per un buon progetto per Bergamo.

Nell'attuale contesto, in cui non è più tempo di economia del mattone sic et simpliciter, volumetrie dissennate e sfruttamento del territorio, è stato più volte esplicitato da parte dei Comitati operanti sul territorio cittadino e da altri autorevoli soggetti operanti nel settore che è necessario cambiare completamente la prospettiva con cui sino ad oggi sono state indirizzate le scelte politiche in materia urbanistica.

Anche in recenti occasioni di cui l'ultima l'evento cittadino “Per una Bergamo sostenibile” si sono evidenziate le criticità rispetto alle previsioni di trasformazione dell'area Ospedali Riuniti che sono state da più voci considerate obsolete e non sostenibili nella attuale situazione economica del Paese.

Riteniamo dunque necessario fermarsi e RIPENSARE “ex novo“ il futuro di questo pezzo di grande valore della città. Il contesto territoriale, la vocazione storicamente pubblica, la valenza artistica degli edifici costituiscono senza dubbio un patrimonio che non può essere gettato definitivamente senza un progetto di valorizzazione vera.

Si deve riflettere sul fatto che un errore di oggi – la vendita -­? peserà profondamente sul futuro della città e dei suoi abitanti di domani. E' giunto quindi il momento in cui la politica, unico vero soggetto che possa incidere concretamente, dimostri con coraggio che in alcuni momenti è doveroso FERMARSI.

Fermarsi, nel caso di specie significa raccogliere le istanze di coloro che vivendo la città ne conoscono le dinamiche e le potenzialità nonché i problemi cercando soluzioni alternative. Fermarsi significa quindi chiedere di SOSPENDERE l'asta restituendo alla città la possibilità di pensare a quale sia la migliore prospettiva perseguibile.

Ricordiamo ancora una volta che, dal momento della firma del primo accordo di programma avente ad oggetto l'area degli Ospedali Riuniti di Largo Barozzi, sono trascorsi circa dieci anni e, nel frattempo, anche i successivi accordi integrativi e le aspettative e/o prospettive generate da tali atti sono profondamente cambiate.

Chiediamo pertanto che si manifesti con decisioni e provvedimenti inequivocabili attenzione ed interesse alla città confermando che il territorio e la qualità della vita dei cittadini costituiscono una priorità nelle scelte politiche.

Facciamo quindi un appello al Comune, che governa e gestisce il nostro territorio e che ad esso deve pensare in termini costruttivi e lungimiranti, spingendosi oltre le paure e le prevaricazioni che in una situazione come questa rischiano fortemente di impedire un corretto sviluppo urbano e sociale di Bergamo; ad enti, istituzioni ed associazioni di settore, che contano nell'economia e nella società della città ed hanno mezzi e capacità di cui andare fieri, perché possano progettare e costruire invece che accodarsi solo per partecipare; ai cittadini di tutto il territorio comunale ed anche oltre, affinché si interessino, chiedano, partecipino e propongano, perché l'area del Riuniti è loro e di tutta la città.

Il primo passo in questa direzione è a nostro parere quello di chiedere incondizionatamente che il soggetto incaricato della vendita non avvii la procedura per l'aggiudicazione dell'area consentendo un adeguato margine di tempo in cui si possano pensare soluzioni alternative e sostenibili per la città».
Il Comitato Santa Lucia

L'adesione delle altre associazioni, ecco quali
Legambiente Bergamo condividie e sottoscrive la presente richiesta.

Il Coordinamento dei Comitati* e associazioni dei quartieri di Bergamo condivide e sostiene le posizioni espresse dal Comitato Santa Lucia ritenendo che il tema del futuro dell'area di Largo Barozzi sia di rilevante importanza per tutta la città.

(*Comitato Santa Lucia, Comitato per la tutela del Parco Suardi e degli Orti di San Tomaso, Associazione Città Alta e Colli di Bergamo, Comitato per Redona, Gruppo Promotore Residenti Borgo Palazzo,Comitato Aeroporto di Bergamo, Comitato di Quartiere di Campagnola, Comitato Quartiere Malpensata, Comitato di Via Rampinelli, Comitato Parco Agricolo Ecologico, Associazione Colognola per il suo futuro, Comitato Quartiere Carnovali, Comitato di Quartiere di Boccaleone, Comitato di quartiere del Villaggio degli Sposi).

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