Arriva l'ok al Pgt di Castione
Ed è maxi taglio al cemento

Le lancette sembrano tornate indietro: stesso pomeriggio di fine autunno, stessi tecnici per spiegare dove sì e dove no. L'adozione del Pgt di Castione assomiglia a un film già visto dopo che, nel novembre del 2010, il Comune la votò una prima volta.

Le lancette sembrano tornate indietro: stesso pomeriggio di fine autunno, stessi tecnici da Brescia per spiegare dove sì e dove no. L'adozione del Piano di governo del territorio di Castione assomiglia a un film già visto dopo che, nel novembre del 2010, il Comune la votò una prima volta.

Poi vennero le elezioni, con il ribaltone politico che portò in sella il sindaco Mauro Pezzoli: come primo atto revocò il Pgt della precedente Giunta. Per questo, rispetto all'adozione di due anni fa, è tutto cambiato: certo gli attori, ma soprattutto la trama.

Stavolta non sono servite 231 votazioni (cosa che nel 2010 suscitò parecchio scalpore): è bastato suddividere il territorio in quattro comparti per aggirare le incompatibilità dei consiglieri. Merito di un'operazione durata più di un anno: il consumo di suolo è stato tagliato, poi tagliato e tagliato ancora.

Le nuove concessioni si aggirano oggi sui 26 mila metri quadrati, cinque volte meno rispetto alla precedente proposta. A questi si aggiunge l'eredità del vecchio Prg, che porta il consumo di suolo ai 120 mila metri totali, il 4% rispetto a quando già edificato ai piedi della Presolana.

Così Castione chiude con la cementificazione, tentazione che nel bene e nel male ha indirizzato il suo sviluppo degli ultimi anni.

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