Cronaca / Bergamo Città
Sabato 15 Dicembre 2012
Il blitz in Regione Lombardia
Nell'inchiesta tre bergamaschi
Tra i 40 consiglieri regionali indagati per peculato ci sono anche tre bergamaschi. Gli inquirenti hanno notificato l'invito a comparire a 11 esponenti della Lega Nord e altrettanti del Pdl, tra cui il vicepresidente del Consiglio regionale, Carlo Saffioti, e i due consiglieri Marcello Raimondi e Roberto Pedretti.
Tra i 40 consiglieri regionali indagati per peculato ci sono anche tre bergamaschi. Gli inquirenti, infatti, per ora hanno notificato l'invito a comparire a 11 esponenti della Lega Nord e altrettanti del Pdl, tra cui il vicepresidente del Consiglio regionale, Carlo Saffioti (Pdl), e i due consiglieri Marcello Raimondi (Pdl) e Roberto Pedretti (Lega Nord).
Agli indagati verrebbe contestato un uso illecito dei rimborsi destinati ai gruppi. I diretti interessati però si difendono a spada tratta, spiegando di non avere sostenuto spese illecite e facendo notare che i consiglieri di maggioranza vengono indagati in piena campagna elettorale, mentre solo ieri gli inquirenti hanno acquisito il materiale dei gruppi di opposizione.
Saffioti sottolinea che “vengono contestate tutte le spese” e “non c'è alcuna selezione”. “Questa cosa mi ha colto di sorpresa. L'unica cosa che mi viene da pensare è che magari invece di regalare dei libri o qualche cesto, qualcuno legato al mondo della caccia abbia regalato delle cartucce perché altrimenti mi sembra una cosa un pò da matti”.
Anche Pedretti si difende, sottolineando: “Ho sempre fatto tutto quello che a norma di legge si poteva fare”. Il consigliere leghista se la prende con il fatto che siano state “contestate anche le spese istituzionali che si hanno quando si incontrano i sindaci piuttosto che altri consiglieri”. Poi “ho utilizzato il taxi a Milano una quindicina di volte, me lo sono fatto rimborsare solo un paio di volte e mi contestano anche queste spese”. Tuttavia Pedretti dichiara di essere “tranquillo e sereno” perché ha fatto “solo quello che la legge prevedeva e nella maniera più trasparente possibile”.
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