Affittopoli, concluse le indagini
Irregolare il 61% delle assegnazioni

La Guardia di Finanza di Bergamo, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica dottor Giancarlo Mancusi, ha ultimato una complessa ed articolata indagine orientata verso i reati commessi ai danni della Pubblica Amministrazione.

La Guardia di Finanza di Bergamo, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica dottor Giancarlo Mancusi, ha ultimato una complessa ed articolata indagine orientata verso i reati commessi ai danni della Pubblica Amministrazione.

Le indagini hanno riguardato le deroghe alla normale procedura delle assegnazioni degli alloggi da parte del Comune di Bergamo, come disciplinato dal Regolamento Regionale n. 01 del 10.02.2004 e dalla Legge Regionale n. 27 del 08.11.2007.

Le deroghe alla «graduatoria» e/o ai «requisiti» riguardano delle fattispecie precise e distinte che mirano a tutelare situazioni di difficoltà e/o fragilità di singoli e/o nuclei familiari.

Su 224 assegnazioni di alloggi in deroga sottoposte a controllo per il periodo 2006-2011 ben 137 (pari al 61%) sono risultate irregolari per gravi carenze o assoluta mancanza dei requisiti oggettivi e soggettivi.

Nel corso delle indagini, durate oltre 1 anno e mezzo, è stato inoltre accertato che:
- 199 cambi alloggio, sono stati disposti senza che fosse stato mai indetto alcun Bando, previsto dalla normativa, e con assegnazioni che non hanno tenuto conto delle esigenze e delle priorità dei richiedenti;
- il contributo di solidarietà affitti per complessivi € 70.876, erogato per gli anni 2008 e 2009, è stato assegnato senza alcun criterio oggettivo in violazione della specifica normativa vigente. Tale importo sarà segnalato alla Corte dei Conti della Lombardia quale danno erariale.

Complessivamente 20 persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica orobica, a vario titolo, per i reati di abuso d'ufficio, truffa aggravata ai danni dello Stato, truffa, falso materiale commesso da pubblici ufficiali in atti pubblici e falso ideologico commesso da privato in atti pubblici.

Si tratta di 2 dirigenti, 1 funzionario, 8 pubblici ufficiali, 1 ex Commissario aggiunto della Polizia Locale (tutti dipendenti del Comune di Bergamo) oltre ad 8 soggetti che illegittimamente hanno non solo beneficiato di assegnazioni irregolari ma hanno anche sottoscritto false dichiarazioni attestanti la propria posizione patrimoniale e la composizione del nucleo familiare.

Il modus operandi che ha permesso di gestire le assegnazioni in deroga in modo assolutamente illegittimo è stato posto in essere attraverso l'utilizzo di documenti falsi, relazioni sociali artefatte, alterazioni di documenti ufficiali nonché a false rappresentazioni della composizione del nucleo familiare e situazione patrimoniale.

Tra le numerose situazioni anomale, si evidenziano quelle relative a:
- un dipendente del Comune di Bergamo che è risultato avere la disponibilità, per oltre sei mesi, di 2 alloggi in Città Alta nonché di avere ricevuto rimborsi per lavori di ristrutturazione mai autorizzati ed avvenuti in epoca in cui l'alloggio non era stato neppure assegnato;
- l'inutilità delle verifiche interne disposte dal Comune di Bergamo, in quanto i soggetti deputati alla supervisione delle risultanze dei controlli interni hanno omesso di disporre gli opportuni e dovuti accertamenti, adducendo generiche giustificazioni a condotte penalmente rilevanti;
- soggetti, a cui erano state consegnate le chiavi degli alloggi comunali, occupare «abusivamente» le unità immobiliari in assenza dei provvedimenti autorizzativi previsti e con il paradosso di non corrispondere alcun canone appunto perché privo di contratto;
- un rilevante numero di dipendenti comunali ovvero persone a loro legate sono risultate assegnatarie di alloggi illegalmente ottenuti;
- nuclei familiari, in attesa di mobilità abitativa/cambio alloggio, scavalcati da soggetti che non avevano alcun requisito per ottenere alloggi più grandi, fermo restando che, in alcuni casi, è risultata irregolare già l'originale assegnazione;
- alcuni soggetti assegnatari di alloggi risultati essere anche titolari di alloggi di proprietà.

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