Il parcheggiatore gambizzato
«Racket all'aeroporto? No»

«Non ho la più pallida idea del motivo per cui mi ha sparato». Lo dice Daniele Todisco, 35 anni, di Bergamo, ferito il 1° dicembre di un anno fa nel corso di una rapina al «Fly parking», uno dei parcheggi periferici dell'aeroporto.

«Non ho la più pallida idea del motivo per cui mi ha sparato». Daniele Todisco, 35 anni, di Bergamo, ferito il 1° dicembre di un anno fa nel corso di una rapina al «Fly parking», uno dei parcheggi periferici dell'aeroporto di Orio di cui all'epoca era responsabile, è ancora in attesa di risposte. «Ma non è vero – dice – che quello, prima di sparare, mi abbia chiesto se ero io Daniele».

Lo dice la ricostruzione degli inquirenti.
«Il bandito non ha parlato».

Ma lei ai carabinieri avrebbe detto che aveva «un'inflessione dialettale campana».
«Come fa a saperlo?».

C'è un'indagine e ci sta pure un indagato, un trentaduenne di Caserta.
«Io dell'indagato mica lo sapevo. L'ho letto sul giornale».

Era stato individuato poche ore dopo il colpo.
«Sì, sapevo che era stata presa una persona, ma io non ho riconosciuto nessuno. Il bandito aveva un giubbotto husky ed era tutto imbacuccato. Poi è accaduto tutto così velocemente».

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