Blocco assunzione e consulenze
Proteste all'ospedale di Treviglio
«Tra le ricadute della delibera, l'impossibilità di assumere lavoratori con contratti stabili a tempo indeterminato e quindi di garantire un livello qualitativo adeguato dell'assistenza».
Dopo la certificazione del mancato rispetto dell'equilibrio economico e finanziario, la nota della Rsu: «Tra le ricadute della delibera, l'impossibilità di assumere lavoratori con contratti stabili a tempo indeterminato e quindi di garantire un livello qualitativo adeguato dell'assistenza».
La Rappresentanza Sindacale Unitaria dell'azienda ospedaliera di Treviglio si è riunita martedì mattina dopo che la Direzione ha certificato il mancato rispetto dell'equilibrio economico e finanziario. Questo comporterà, di fatto, il blocco delle assunzioni e degli incarichi esterni per consulenze non sanitarie.
La RSU ha perciò deciso di inviare agli organi di stampa locale la nota qui di seguito: «Preso atto che l'Azienda Ospedaliera ha certificato con Delibera n. 1032 del 4/12/2012 il mancato rispetto dell'equilibrio economico finanziario e che di fatto formalizza il blocco delle assunzioni e degli incarichi esterni per consulenze non sanitarie, abbiamo deciso di informare della situazione critica presente nell'Azienda, sia per i lavoratori sia per i servizi erogati all'utenza».
«Le ricadute di quanto dichiarato in Delibera sostanzialmente si tramutano nell'impossibilità di assumere lavoratori con contratti stabili a tempo indeterminato e quindi di garantire un livello qualitativo adeguato dell'assistenza erogata nei reparti di degenza e nei servizi, nonché la difficoltà nel mantenimento di adeguati livelli di sicurezza nelle prestazioni».
«Questo purtroppo aggrava ulteriormente la situazione dei numerosi lavoratori a tempo determinato con contratti in scadenza che potranno essere solo parzialmente mantenuti in servizio mediante proroghe. L'effetto sull'organizzazione del lavoro in tutti e quattro i presidi ospedalieri (Treviglio, Romano, Calcinate e San Giovanni Bianco) sarà, per il personale in servizio, l'inevitabile ricorso al lavoro straordinario che è tutt'oggi oltre i limiti. Viene inoltre segnalata dai lavoratori la difficoltà nella programmazione e fruizione delle ferie».
ÍPurtroppo il Piano Organizzativo Aziendale, recentemente predisposto dalla Direzione Strategica, non ha realisticamente affrontato né risolto i problemi che interessano direttamente i lavoratori ed i servizi. A queste criticità si aggiunge la progressiva diminuzione dei salari dei lavoratori, già congelati sino al 2014, con ulteriore riduzione delle risorse economiche aggiuntive per il miglioramento dei servizi annualmente erogate dalla Regione. Si denuncia altresì che dall'insediamento della RSU, nel marzo 2012, l'Amministrazione non fornisce risposte concrete e risolutive alle varie problematiche che ripetutamente vengono poste al tavolo di trattativa».
«La RSUè fortemente allarmata perché la mancata gestione delle problematiche esposte ed i continui rinvii, aggraveranno ulteriormente la situazione lavorativa nel 2013, anno nel quale l'applicazione della Spending Review porterà ulteriori tagli delle risorse economiche e di personale».
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