Cronaca / Hinterland
Giovedì 29 Novembre 2012
Mozzo: si ribella ai banditi armati
Mattina di paura al Gran Mercato
Ha avuto il coraggio di ribellarsi ai tre rapinatori che mercoledì mattina 28 novembre sono entrati, pistole in pugno, nella sua gioielleria. Un assalto insolito, perché commesso all'interno di un centro commerciale, il Gran Mercato dei Colli di Mozzo.
Ha avuto il coraggio, o forse l'incoscienza, di ribellarsi ai tre rapinatori che mercoledì mattina 28 novembre sono entrati, pistole in pugno, nella sua gioielleria. Un assalto insolito, perchè commesso all'interno di un centro commerciale, il Gran Mercato dei Colli di Mozzo, ai danni del negozio «Corna gioielli».
Tutto è successo poco dopo le 9 ed è durato un paio di minuti, che hanno gettato nel terrore l'intera galleria commerciale di via dell'Industria. I rapinatori sono entrati con i volti coperti da passamontagna, due avevano le pistole in pugno e probabilmente un quarto era fuori nel parcheggio, su una Lancia Y, a fare da palo.
Nella gioielleria c'erano il titolare, Marco Corna, che la gestisce dal 2005, e una giovane commessa. I tre hanno detto poche parole, in italiano, e li hanno fatti stendere sul pavimento. Si sono fatti aprire la cassaforte, hanno aperto una delle teche in cui erano esposti i gioielli e hanno preso anche le buste con orologi e catenine dei clienti che erano state portate in gioielleria per la riparazione.
È stato a quel punto che Marco Corna non ci ha visto più: trent'anni passati a lavorare, prima come dipendente di Cornali a Bergamo e poi, con tanti sacrifici, come titolare di un negozio tutto suo. Quando i banditi hanno preso gli oggetti dei clienti ha reagito: ha cercato di alzarsi due volte e per due volte è stato colpito alla testa con il calcio della pistola, poi preso a calci.
Ma lui - forse intuendo che quei tre non erano proprio dei professionisti del crimine - non ha ceduto e si è messo a urlare, si è rialzato e li ha spinti fuori dal negozio. Li ha anche inseguiti ma loro sono usciti dall'ingresso principale, sono saliti in auto e, imboccando la strada contromano, si sono diretti verso la zona industriale facendo perdere le tracce. Il bottino è di 40 mila euro.
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