Morì schiacciato dal treno
Indagato anche l'ad di Trenitalia
L'amministratore delegato Vincenzo Soprano e i vertici di Trenitalia sono indagati per la morte di un passeggero travolto alla stazione di Treviglio. L'episodio è quello accaduto il 18 agosto 2012, quando un impiegato milanese finì sotto il treno da cui era appena sceso.
L'amministratore delegato Vincenzo Soprano e i vertici di Trenitalia sono indagati per la morte di un passeggero travolto alla stazione di Treviglio. L'episodio è quello accaduto il 18 agosto di due anni fa, quando un impiegato milanese, Giacomo Burla, 58 anni, di Trezzano Rosa, finì sotto il treno da cui era appena sceso.
L'uomo era in compagnia della moglie e giunto nella città della Bassa avrebbe dovuto cambiare. Secondo la ricostruzione della polizia ferroviaria, il cinquantottenne avrebbe aperto la porta della carrozza quando il convoglio stava ripartendo. Lui era riuscito a raggiungere la banchina, la consorte invece era rimasta incastrata nel portellone automatico che s'era richiuso pochi secondi dopo. A questo punto Burla l'aveva afferrata tirandola verso di sé. Marito e moglie erano caduti sulla massicciata, nello spazio tra il binario e il marciapiedi. Mentre lei se l'era cavata con la frattura di una clavicola e con altre lesioni non gravi, lui era stato travolto e trascinato dal convoglio: era morto all'istante.
Sono sette le persone finite nell'inchiesta per omicidio colposo aperta dal pm Letizia Ruggeri. Tra queste c'è il macchinista perché, secondo l'accusa, la luce verde sulla sua consolle, spia che tutto è a posto, era rimasta spenta per 19 secondi senza che lui se n'accorgesse. Per il pm avrebbe, insomma, dovuto arguire che c'erano anomalie in corso.
Ma tra gli indagati figurano anche i top manager di Trenitalia, primo tra tutti l'amministratore delegato Vincenzo Soprano. Perché? Perché il sostituto procuratore dalla consulenza tecnica che ha commissionato a un ingegnere, oltre ad alcune certezze, ha ricevuto un dubbio: come mai un passeggero riesce ad aprire la porta di un treno in movimento? Non esiste un dispositivo di sicurezza che, quando un convoglio si muove, «sigilla» le uscite?
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