Tregua armata tra Lega e Pdl
Comune, critiche le minoranze

Il ceffone è stato sonoro e si è sentito bene. Sia tra i banchi della maggioranza, sia tra quelli dell'opposizione. Una cinquina stampata dalla Lega al Pdl - con la Giunta di mercoledì disertata dagli assessori lumbard - che il giorno dopo viene però minimizzata.

Il ceffone è stato sonoro e si è sentito bene. Sia tra i banchi della maggioranza, sia tra quelli dell'opposizione. Una cinquina stampata dalla Lega al Pdl - con la Giunta di mercoledì disertata dagli assessori lumbard - che il giorno dopo viene però minimizzata come una scaramuccia, una sorta di bisticcio tra innamorati.

O almeno così è per il centrodestra, mentre naturalmente le opposizioni soffiano sul fuoco. È il gioco delle parti. Che però, questa volta, è destinato a fare più rumore del solito. «Dal punto di vista politico - assicura il capogruppo della Lega Alberto Ribolla – non c'è alcun rischio per la Giunta, l'amministrazione va avanti senza problemi: non abbiamo alcuna intenzione di stravolgere il rapporto con Tentorio che resta buono e improntato alla stima reciproca. Gli intoppi semmai si registrano con la segreteria provinciale del Pdl e, anche la vicenda della seconda Circoscrizione, credo vada letta in un'ottica più ampia. Basti citare i casi di Dalmine, Torre Boldone e Pradalunga: c'è una componente all'interno del Pdl che sta agitando le acque e non solo in Provincia».

«Mi spiace molto per quanto è accaduto in Circoscrizione - gli fa eco il collega del Pdl Giuseppe Petralia -, era un po' di tempo che si registravano malumori e malintesi e il rammarico è che non abbia prevalso la capacità di sedersi al tavolo e discuterne pacatamente. Non credo però che questo possa mettere in discussione l'alleanza tra Pdl e Lega: il margine per trovare una soluzione c'è».

«È una bella bomba - parte invece alla carica Nadia Ghisalberti della Lista Bruni - e la cosa assurda è che succede in una circoscrizione dove praticamente non ci si è mai riuniti. Il casus belli è su una sfiducia che non c'entra nulla con i veri problemi della città, ma che comunque riflette una situazione generale: questa Giunta, così come il governo e la Regione, è partita con una grande forza numerica che però si è rivelata fragile e non ha portato a nulla».

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