«Treviglio torni con Milano»
Voci di una petizione popolare
Le voci di una raccolta firme per far sì che i confini della città di Treviglio rientrino nella provincia di Milano, e non più in quella di Bergamo, si fanno sempre più insistenti. Una petizione che sulla carta ben difficilmente potrebbe avere successo.
Le voci di una raccolta firme per far sì che i confini della città di Treviglio rientrino nella provincia di Milano, e non più in quella di Bergamo, si fanno sempre più simpaticamente insistenti. Una petizione che sulla carta, inutile nasconderlo, ben difficilmente potrebbe avere successo, ma comunque sufficiente ad alimentare discussioni.
Nulla di trascendentale e comunque lecito, visto che recentemente il Comune cremonese di Vailate ha schiacciato l'occhio alla provincia di Bergamo, rendendosi disponibile a farsi adottare. A sollevare il polverone sembrano siano i rappresentanti di quei comitati che cercano di far scattare polemiche non immaginando che l'argomento, ora come ora, non è priorità dei cittadini, alle prese con problemi molto più seri. Eppure il sasso è stato lanciato e un'analisi della questione va fa fatta anche se minimamente.
Perché mai Treviglio dovrebbe diventare milanese? La città da sempre ha un filo diretto con la confinante provincia, appartiene infatti alla curia vescovile di Milano e questo potrebbe essere sufficiente per giustificarne culturalmente e storicamente un passaggio indolore. Il capoluogo lombardo e i comuni limitrofi accolgono inoltre quotidianamente trevigliesi per lavoro e studio, grazie alla comoda linea ferroviaria diretta e alle strade di collegamento.
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