Gli incidenti in Bergamasca:
4.179 persone ferite nel 2011

È di quasi dodici feriti al giorno il bilancio degli incidenti stradali nella Bergamasca. Lo scorso anno infatti si sono registrati 3.069 incidenti con 4.179 feriti. Il dato emerge da uno studio statistico di Istat e Aci sugli incidenti con intervento delle forze dell'ordine.

È di quasi dodici feriti al giorno il bilancio degli incidenti stradali nella Bergamasca. Lo scorso anno infatti si sono registrati 3.069 incidenti con 4.179 feriti. Il dato emerge da uno studio statistico di Istat e Aci, che prende in considerazione tutti gli incidenti che hanno richiesto l'intervento delle forze dell'ordine.

La lettura dello studio consente di far emergere una serie di analisi, prima fra tutte quella relativa alle località dove si è verificato sia il maggior numero di incidenti, sia quei punti dove si sono riscontrati il maggior numero di feriti in rapporto al numero dei sinistri.

È curioso che i comuni bergamaschi con il maggiore indice di gravità (rapporto feriti/incidenti) siano Vigano San Martino e Olmo al Brembo, con una media di tre feriti a incidente. Ma è subito spiegato: ci sono stati pochi incidenti ma con tanti feriti, si tratta infatti di due località con basso numero di residenti.

Terzo in classifica è Telgate con 2,83 feriti per incidenti seguito da Solto Collina con 2,75, Pagazzano con 2,67 Ponte Nossa con 2,50, Casnigo con 2,33 feriti per incidente, seguiti da Canonica d'adda con 2,25, Stezzano a 2,12, e Bagnatica al decimo posto con 2 feriti. La media provinciale invece si assesta sul valore di 1,36 feriti per ogni incidente stradale rilevato dalle forze dell'ordine.

«Non si può sminuire in alcun modo la responsabilità che ha il fattore umano nel fenomeno degli incidenti stradali, ma non si può tralasciare la concausa: l'infrastruttura». Il direttore dell'Automobile club di Bergamo, Barbara Aguzzi, punta il dito sulla condizione in cui si trovano le strade bergamasche. «Lo stato di manutenzione delle nostre strade è sotto gli occhi di tutti, stanno peggiorando».

Leggi tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 19 novembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA