Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 16 Novembre 2012
Vallanzasca, giusto concedere la grazia?
Lunedì conferenza stampa in Regione
«È giusto concedere la grazia a un assassino che non ha chiesto perdono ai familiari delle vittime? Spetta allo Stato o ai familiari delle vittime concedere il perdono?». Sono gli interrogativi alla base della conferenza stampa che si terrà lunedì 19 novembre a Milano.
«È giusto concedere la grazia a un assassino che non ha chiesto perdono ai familiari delle vittime? Spetta allo Stato o ai familiari delle vittime concedere il perdono?». Sono gli interrogativi alla base della conferenza stampa che si terrà lunedì 19 novembre alle ore 11.30 a Milano nella sede del Consiglio regionale (Palazzo Pirelli, via Fabio Filzi 22).
L'appuntamento prende spunto dalla richiesta di grazia avanzata al Capo dello Stato da Renato Vallanzasca, responsabile del duplice omicidio avvenuto nel 1977 nei pressi del casello autostradale di Dalmine, quando restarono uccisi due agenti in servizio.
A intervenire saranno il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Saffioti, promotore della legge che ha istituito la data del 6 febbraio (giorno dell'omicidio di Dalmine) come giornata della memoria per tutte le vittime della criminalità, e Gabriella Vitali, la vedova del Maresciallo Luigi D'Andrea, quel giorno, a soli 32 anni, colpito a morte da Vallanzasca (rimase ucciso anche l'agente Renato Barborini, 27 anni, in servizio a Seriate).
Saranno presenti anche il Consigliere provinciale bergamasco Matteo Oriani, parente di Margherita Magello, uccisa a coltellate a 24 anni nel 1976 (per l'omicidio venne condannato Massimo Carlotto, poi «graziato» da Scalfaro e oggi giallista di successo) e il sindaco di Dalmine Claudia Terzi.
Nell'occasione sarà presentata l'Associazione «Maresciallo Luigi D'Andrea», di cui è presidente Gabriella Vitali, costituita ufficialmente quest'anno in occasione della ricorrenza del 35° anniversario dalla strage di Dalmine. L'associazione si propone la promozione del ricordo delle vittime e la promozione della legalità soprattutto nelle scuole, il sostegno alle forze dell'ordine e l'organizzazione di iniziative su temi quali la giustizia e la certezza della pena.
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