Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 15 Novembre 2012
Strade colabrodo e dimissioni
Pirovano: venga un commissario
«Chiederemo l'intervento di un commissario prefettizio, che si assuma la responsabilità di queste strade colabrodo». Così il presidente della Provincia, Ettore Pirovano, dopo che un tecnico ha chiesto la revoca dell'incarico per la sostanziale impossibilità di lavorare.
«Chiederemo l'intervento di un commissario prefettizio, che si assuma la responsabilità di queste strade colabrodo». Così il presidente della Provincia, Ettore Pirovano, dopo che un tecnico ha chiesto la revoca dell'incarico per la sostanziale impossibilità di lavorare in maniera serena.
«Non ci sono più i soldi per le manutenzioni, le casse della Provincia sono vuote a causa dei continui tagli - ha aggiunto Pirovano -. Capisco e condivido la scelta fatta dal funzionario: è l'unica strada percorribile per poter tornare a dormire la notte. Non è possibile assumersi responsabilità così grandi senza poter intervenire in alcun modo per evitarle. Dico allora al Governo, che ci mette in queste condizioni assurde, di incaricare un commissario prefettizio affinchè si assuma la responsabilità di gestire le strade provinciali e soprattutto le possibili conseguenze della loro mancata manutenzione». Il tecnico «dimissionario» infatti per via del suo lavoro è stato coinvolto in 4 processi e procedimenti penali, l'ultimo il 13 novembre.
Nell'ufficio del presidente della Provincia c'era anche il direttore generale Benedetto Passarello, dell'avvocato della Provincia di Bergamo Giorgio Vavassori e del dirigente del settore Viabilità e Trasporti Renato Stilliti.
L'impossibilità di intervenire sulla rete stradale di proprietà della Provincia con una adeguata manutenzione espone infatti i dirigenti e i funzionari, che ne hanno la responsabilità, a sopportare ormai troppe numerose cause penali, senza contare il pesante coinvolgimento emotivo quando si verificano incidenti con feriti o peggio.
«Mi sento inutile - ha commentato amaramente l'ing. Stilliti -: sono lì, vedo e so quello che dovrei fare, e non posso farlo. È terribile. Ho promesso al presidente di rimanere al mio posto fine a fine anno. Ma poi, se non cambierà qualcosa, dovrò prendere anch'io la stessa decisione del mio funzionario. Da tecnico sono coinvolto in troppe cause e da uomo sento terribilmente la responsabilità del non poter intervenire con efficacia».
Intanto arriva un'altra brutta notizia per la viabilità provinciale: mentre la rivierasca del lago d'Iseo è chiusa, e venerdì arriverà il geologo per le verifiche del caso, è stata segnalata un'altra frana non lontano dalla galleria di Tavernola.
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