Imprudenza fatale ad Azzano
Cestello non agganciato, grave operaio

«Imprudenza fatale» ad Azzano. Gli accertamenti svolti da carabinieri e ispettorato del lavoro hanno stabilito che due operai - uno è gravissimo, in fin di vita ai Riuniti - erano a oltre 4 metri d'altezza in un cestello che non era stato agganciato alla gru.

«Imprudenza fatale» ad Azzano. Gli accertamenti svolti da carabinieri e ispettorato del lavoro hanno stabilito che due operai - uno è gravissimo, in fin di vita ai Riuniti - erano a oltre 4 metri d'altezza in un cestello che non era stato agganciato alla gru.

Appena i due si sono sporti per completare il loro lavoro, sono precipitati a terra insieme a tutto il cestello. L'altro ferito fortunatamente è in condizioni che non desterebbero preoccupazioni. L'infortunio sul lavoro è avvenuto nel primo pomeriggio di giovedì ad Azzano San Paolo.

Tutto ha avuto per teatro, poco dopo le 14, l'area esterna della Fcf Trasporti che si trova in via Cascina Portichetto ad Azzano, proprio al fianco della sede della Dhl.

I due operai, dipendenti dell'azienda Cornali, di cui la Fcf è consociata e che opera nel settore dei trasporti, stavano montando una tensostruttura che doveva servire da ricovero per gli automezzi. Erano impegnati nello srotolamento della copertura quando il cestello, che è risultato essere stato solo appoggiato, è precipiato a terra.

Scattato l'allarme, sul posto il 118 di Bergamo ha subito inviato un'automedica e due ambulanze. Per gli accertamenti anche i carabinieri di Stezzano, i tecnici dell'Asl e la polizia locale.

Il ferito più grave, che secondo i medici è in pericolo di vita, è un 53enne di Villongo: è stato portato ai Riuniti di Bergamo in condizioni disperate. L'altro, che non sembra aver riportato lesioni di rilievo, è stato invece portato alle Cliniche Gavazzeni per accertamenti: si tratta di un cittadino polacco di 55 anni residente a Seriate.

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