Mercatino in piazza Pontida
Agricoltori multati: è scontro

Botta e risposta tra l'assessore alle Attività produttive di Palafrizzoni Enrica Foppa Pedretti e alcuni agricoltori del mercato a «chilometro zero», organizzato da Coldiretti in alcune piazze cittadine. Tutto per una multa di 346 euro.

Botta e risposta tra l'assessore alle Attività produttive di Palafrizzoni Enrica Foppa Pedretti e alcuni agricoltori del mercato a «chilometro zero», organizzato da Coldiretti in alcune piazze cittadine.

Venerdì 9 novembre, in occasione del mercato settimanale in piazza Pontida, i vigili hanno sanzionato con una multa di 346 euro e 33 centesimi due casari che avevano lasciato il proprio furgone refrigeratore parcheggiato a fianco del proprio banco vendita.

Sanzione giustificata dal fatto che i mezzi, secondo le nuove disposizioni del Comune di Bergamo, non erano autorizzati a essere parcheggiati nella storica piazza del centro. Gli agricoltori erano a conoscenza delle nuove direttive, ma - dopo aver inviato una raccomandata per contestarle nelle scorse settimane - erano in attesa di una risposta dagli uffici comunali, «perché non è nostra intenzione investire nell'acquisto di un nuovo mezzo che ci costerebbe 40 mila euro» spiega Fiorenzo Ardigò, titolare dell'azienda agricola «Le Galose» di Cologno al Serio, vittima della sanzione.

Ma l'assessore Foppa Pedretti replica: «Gli operatori erano a conoscenza del fatto che i furgoni non potevano essere lasciati nella piazza e la maggior parte di loro si è adeguata attrezzandosi in altro modo. Stiamo lavorando molto per migliorare il decoro del centro cittadino, come abbiamo fatto per il mercato della Malpensata o gli ambulanti di largo Rezzara. Lo stesso vale per piazza Pontida, che sarà oggetto di un controllo maggiore sulla Ztl, con l'obiettivo di eliminare le auto dalla piazza».

«Abbiamo sempre sostenuto il mercato e continueremo a farlo. Senza i furgoni sarà ancora più bello, d'altra parte è un mese che stiamo concordando questa cosa con gli agricoltori, gli stessi uffici comunali hanno proposto soluzioni alternative, come ad esempio un furgone unico».

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