Magazzini generali, incarico
allo Studio Traversi: è polemica

C'è maretta sull'assegnazione del progetto di riconversione degli ex Magazzini generali per la nuova Gamec. Ubi Banca, proprietaria attraverso un'immobiliare dell'area l'ha affidato allo studio Traversi. Un incarico che in Commissione ha fatto discutere.

C'è maretta sull'assegnazione del progetto di riconversione degli ex Magazzini generali per la nuova Gamec. Ubi Banca, proprietaria attraverso un'immobiliare dell'area, l'ha affidato, infatti, allo studio Traversi. Un incarico che in Commissione urbanistica ha fatto discutere per via dei legami tra Filippo Traversi, autore assieme al figlio Ferdinando del progetto stesso, e la Galleria d'arte moderna e contemporanea.

Nei giorni scorsi, proprio tra i membri della commissione, è circolata una lettera, firmata da uno dei suoi componenti (Mario Cortinovis) i cui contenuti sono eloquenti nei toni pur non essendo del tutto puntuali sugli incarichi svolti da Traversi (l'architetto non è vice presidente del consiglio di Gamec, ma vice presidente del consiglio direttivo del Club Gamec): «Navigando nel sito della Gamec di Bergamo – scrive ad ogni modo lo stesso Cortinovis – ho scoperto che l'architetto Pippo Traversi è dal 2011 vicepresidente del Consiglio direttivo della Gamec. Ne deduco che Ubi Banca ha incaricato il vicepresidente di Gamec per la redazione del progetto dei Magazzini generali in via Rovelli e di quello per la sede direzionale della banca, ma anche di quattro palazzine residenziali sempre in via Rovelli, tutti progetti in variante al Pgt».

«L'architetto Traversi – prosegue la lettera – ospite in due sedute ha omesso di fornire alla Commissione questo dato rilevante. Mi chiedo quale sarebbe stato il comportamento dei suoi componenti se fossero stati informati dei tre diversi ruoli del progettista: vicepresidente dell'istituzione pubblica Gamec, progettista per conto di operatori privati della sede della Gamec e progettista per operatori privati. Per quanto mi compete avrei ritenuto il progetto irricevibile essendo manifesto il conflitto di interessi». «Non voglio entrare in polemica con un amico – replica Traversi –, ma personalmente non siedo nel cda di Gamec: sono vice presidente del Consiglio direttivo del Club Gamec e c'è una bella differenza. Il Club Gamec è un po' l'equivalente degli Amici della Carrara e la partecipazione è un gesto di volontariato. Le ragioni dell'incarico che ho ricevuto bisognerebbe chiederle al committente».

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