4 novembre, tensioni a Romano
Pompieri in protesta per l'Imu

L'Imu fa infiammare i vigili del fuoco volontari di Romano: devono pagare un'imposta da 24 mila euro l'anno. Per questo domenica 4 novembre, durante le iniziative programmate in centro a Romano, i vigili del fuoco hanno abbandonato la manifestazione per protesta.

L'Imu fa infiammare i vigili del fuoco volontari di Romano da quando hanno saputo che per la loro caserma bisogna pagare un'imposta da 24 mila euro l'anno. Per questo nella mattinata di domenica 4 novembre, durante le iniziative programmate in centro a Romano, i vigili del fuoco hanno abbandonato la manifestazione per protesta. Appena il sindaco ha preso parola per il suo discorso commemorativo, il gruppo dei pompieri se ne è andato. Niente striscioni, nessuna dichiarazione, ma un gesto eloquente per criticare la scelta del governo di chiedere alla cooperativa che gestisce il lavoro volontario dei vigili del fuoco di pagare l'Imu.

La sede del distaccamento, lungo la provinciale 101, è stata costruita ed è di proprietà della cooperativa Santa Barbara. Questa è stata costituita nel 1987 dagli stessi volontari, mentre la caserma è sempre stata esonerata dal pagamento della precedente tassa sugli immobili, l'Ici. Fin dal 1990, quando i pompieri volontari di Romano sono entrati negli attuali locali (autorimessa, uffici, spazi, alloggi per custodi e pertinenze varie).

Per costruire la sede del distaccamento i pompieri volontari di Romano si erano trasformati anche in muratori, imbianchini, elettricisti e altro ancora lavorando gratis per contenere i costi di costruzione. Lavoro gratis che è proseguito anche negli anni successivi per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'immobile e delle sue pertinenze. Basti pensare alle riparazioni dei danni provocati dal bombardamento della grandinata del 15 agosto di pochi anni fa. «Come cooperativa Santa Barbara siamo i proprietari della sede che abbiamo dato in comodato d'uso gratuito alla prefettura di Bergamo, organo territoriale del ministero dell'Interno da cui dipendono i vigili del fuoco per le loro attività» dice il capo del distaccamento Sandro Beretta. Dall'Ici erano esonerati, dall'Imu invece no. «Abbiamo avuto una prima rata di 13 mila euro che non abbiamo pagato e nel prossimo mese di novembre c'è la seconda rata che non possiamo pagare - afferma il comandante -. Anche volendo pagarla non abbiamo i soldi per farlo. Siamo volontari e si tratta di duemila euro di Imu al mese. È una imposta poi che in parte va a Roma e in parte resta al Comune. Per principio e per il servizio che facciamo non intendo tirare fuori un euro per questa faccenda. Già ci occupiamo della manutenzione e delle spese di funzionamento della sede del distaccamento. Le nostre entrate derivano sostanzialmente dai contributi che ci danno eventualmente i privati e i comuni dell'area in cui opera il nostro distaccamento. Ma ci sono diversi comuni che non danno o non possono dare nulla da alcuni anni».

«Qui si tratta dell'applicazione delle norme dell'Imu e al momento non ci sono molte alternative: o l'Imu la paga la cooperativa Santa Barbara, proprietaria dell'immobile (i soci sono gli stessi vigili del fuoco volontari, ndr), o la paga il Comune». Magari per paradosso decurtandola dalla quota di Imu spettante dopo la ripartizione con lo Stato dell'incasso totale. Tra l'altro Romano è uno dei comuni della Bassa orientale che versa regolarmente il contributo annuale promesso al distaccamento dei pompieri volontari cittadini.

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