Palestra Imiberg: quattro indagati
Abuso edilizio, la Procura scava

La palestra dell'Imiberg, inaugurata un anno fa, era già oggetto di un'inchiesta penale per abuso edilizio che oggi conta quattro indagati. Un'indagine partita dalla querela dei residenti di via Minzoni, convinti che qualcosa non andasse.

La palestra dell'istituto scolastico Imiberg è stata inaugurata un anno fa: era già oggetto di un'inchiesta penale per abuso edilizio che oggi conta quattro indagati, tra i quali Lino Bussei, il presidente della Fondazione Maddalena di Canossa, e il progettista, l'architetto Mauro Piantelli.

Un'indagine partita dalla querela dei residenti di via Minzoni, convinti che quell'edificio sia stato realizzato con una Dia (Denuncia di inizio attività) scaduta e «barando» sull'altezza.

Questione di stampo urbanistico-architettonico, entro la quale s'è sempre mossa la Procura di Bergamo. Ma, dopo le notizie rimbalzate da Milano, in piazza Dante ha cominciato ad aleggiare un dubbio: la palestra è giudiziariamente «solo» un'ipotesi di abuso edilizio, oppure nasconde qualche reato più grave?

L'edificio, realizzato dalla Nuovo Modulo spa, è infatti funzionale al complesso scolastico entrato nel mirino dei magistrati milanesi che stanno indagando su presunte tangenti finite alla Compagnia delle Opere.

Complesso (di proprietà degli Istituti educativi presieduti da Renato Ravasio, preso in affitto dalla Fondazione Maddalena di Canossa e dato in gestione alla cooperativa Imiberg), che - per gli inquirenti di Milano - sarebbe stato gratuitamente ristrutturato da Pierluca Locatelli, intenzionato a compiacere la frangia ciellina del Pirellone per ottenere appoggi decisivi all'apertura della discarica di amianto di Cappella Cantone, nel Cremonese.

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