Lombardia Express: quattro gatti
Consigli per migliorare il servizio

Lucia Ruggiero, del Comitato Pendolari Bergamaschi, ci ha scritto un'interessante riflessione sul Lombardia Express, un servizio che non sta suscitando grande consenso (ci sono quattro gatti sulle carrozze), con qualche consiglio per renderlo più appetibile.

Lucia Ruggiero, del Comitato Pendolari Bergamaschi, ci ha scritto un'interessante riflessione sul Lombardia Express, un servizio che non sta suscitando grande consenso (ci sono quattro gatti sulle carrozze), con qualche consiglio per renderlo più appetibile. Ecco la lettera.

«Buongiorno, ieri sera, di ritorno giusto dalla prima Conferenza TPL in Regione Lombardia, mi trovo davanti al tabellone di Milano Centrale un po' sconsolata. Tra una chiacchiera e l'altra per colpa mia avevo appena perso il treno delle 19.10 per Bergamo, che ho visto tristemente sfilare via per una manciata di secondi».

«Voglia di riprendere una metro o un treno per Lambrate molto poca. E così arriva l'idea di sperimentare per la primissima volta il Lombardia Express delle 19.40 da Milano. Non sono sicura se la promozione per gli abbonati è ancora in vigore e quindi mi avvicino timidamente al capotreno (che è un baldo giovincello con sigaretta penzolante tra le labbra...) chiedendogli come integrare il mio abbonamento per un singolo viaggio».

«Lui mi guarda sconsolato e mi dice: "Eh, signora, la promozione è terminata. E in realtà non potrebbe comprare un'integrazione per una singola corsa. Dovrebbe integrare il suo abbonamento mensilmente". Ora, io nella vita mi occupo di marketing online e non sono certo un'esperta di politiche dei mezzi di trasporto. Ma sono quasi certa che sia davvero un gran peccato che agli abbonati non sia data la possibilità di usufruire ogni tanto (quando serve o per emergenza) del Lombardia Express in modo un po' più snello».

«Se non erro l'integrazione mensile costa 20 euro. Se sono tanti o pochi dipende spesso dalle possibilità economiche di ognuno. Ma quel che è certo è che a volte può succedere di dover usufruire di queste corse in modo improvviso, perché magari ti sei trattenuto un po' di più in ufficio per una riunione o perché semplicemente hai fatto un po' di shopping nei negozi di Milano Centrale ed è un peccato dover per forza integrare un abbonamento che per parecchi è già piuttosto costoso».

«Meglio certamente sarebbe studiare dei carnet "integrativi" magari da 5-10 corse utili da tenere a portata di mano e da usare al bisogno. Inoltre sempre il mio baldo giovane capotreno mi guarda e mi dice "Va beh, per stavolta integro la singola corsa" e mi fa pagare 4,65 euro di integrazione (come se avessi un biglietto singolo praticamente) e mi fa salire, aggiungendo che il posto sarebbe da assegnare ma che posso andare dove voglio in Carrozza 3 perché tanto si è sempre "in quattro gatti"...».

«Mi informo quindi anche sull'integrazione e mi viene detto che l'integrazione all'abbonamento può essere solo acquistata online. Ehm, interessante... Capisco che siamo nel terzo millennio ma l'acquisto potrebbe dover avvenire all'ultimo minuto oppure magari da parte di qualcuno che ancora non ha gran dimestichezza con la tecnologia (non fingete di non sapere che in Italia sono ancora in tanti...). Il giovanotto mi mette in mano un biglietto giallo in stile ricevuta della parrucchiera e mi chiedo come farebbe a gestire le integrazioni a bordo treno se davvero l'affluenza dei viaggiatori fosse più ampia».

«Il treno invece è deserto. Parte alle 19.43, con tre minutini di ritardo. A Lambrate, alle 19.49, appare sui tabelloni accanto al regionale che arriva da Garibaldi e va a Bergamo. Sicuri che non possa generare confusione? In ogni caso assisto anche a una divertente scenetta di due passeggeri - frequentatori ormai assidui - che contano i presenti come se si fosse in un club esclamando "cavoli, sono sempre più i dipendenti di Trenord che i passeggeri!"».

«Tristezza. Uno dei due commenta con il giovane capotreno di aver tentato di acquistare l'integrazione con il suo smartphone all'ultimo momento ma che il sistema pare non accettare acquisti se non almeno 30 minuti prima della partenza del treno. E nessuno dei due capisce se l'acquisto è andato a buon fine o no... Si mettono d'accordo per un pagamento dilazionato a lunedì se il viaggiatore vedrà un addebito in carta di credito».

«Fortuna che è un viaggiatore abituale perché come si comporterebbe il capotreno con un viaggiatore saltuario? Pare inoltre che sia difficile organizzarsi per viaggiare accanto a una persona amica scegliendo posti vicini. Certo, se il treno è sempre così vuoto, il problema non si pone... Va comunque detto che nella mia esperienza di una sera il treno fila via liscio e nonostante i minutini di ritardo parcheggia a Bergamo alle 20.18, in anticipo».

«Ma son sempre circa 40 minuti di viaggio contro i 48 delle corse standard. Peraltro 48 minuti ampiamente migliorabili come sappiamo da tanto tempo ormai... Aggiungo a questa mia lettera solo un'interessante nota riguardante l'informazione. Da quando è attivo il Lombardia Express, sui nostri treni regionali non manca mai un annuncio vocale in carrozza riguardo a questo servizio innovativo e fantastico. Peccato solo che poi, quando il treno si ferma per un guasto o per un ritardo, i sistemi vocali a bordo treno non vengano mai sfruttati e usati a dovere».

«L'informazione, come sapete bene, non è solo pubblicità. Ma certamente quando è usata bene genera un reputazione decisamente migliore per un'azienda... La mia "breve relazione" con il Lombardia Express si è quindi consumata ieri sera. Non so se ripeterò l'esperienza ma quel che è certo è che va migliorata la questione integrazione e acquisto biglietti, che se fatta potrebbe portare qualche cliente in più. Grazie».

Lucia Ruggiero
Comitato Pendolari Bergamaschi

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