Verdellino, brucia un capannone
Danni ingenti, si sospetta il dolo
Un grosso incendio è scoppiato nella notte tra martedì 16 e mercoledì 17 ottobre a Verdellino, nella zona industriale, danneggiando un capannone-autofficina. Danni ingenti, si ipotizza l'origine dolosa.
Un grosso incendio è scoppiato nella notte tra martedì 16 e mercoledì 17 ottobre a Verdellino, nella zona industriale, danneggiando un capannone-autofficina. Il rogo è divampato in via Copenaghen intorno a mezzanotte e mezza e sul posto sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco di Bergamo, Treviglio, Dalmine e Madone.
Completamente distrutta l'autofficina, le fiamme hanno intaccato anche i capannoni vicini: i muri confinanti sono infatti pericolanti. Il fuoco ha causato il crollo di tre campate del tetto, ma anche del muro centrale che divideva il capannone in un'area destinata alla riparazione delle auto e in una zona dove erano ammassati molti copertoni. Intaccate dalle fiamme anche le 5 auto e il furgone presenti all'interno della struttura.
Presenti sul luogo del rogo anche i carabinieri per le prime indagini: si suppone che l'incendio sia di natura dolosa. Il capannone lo scorso giugno era tra l'altro stato oggetto di indagini da parte della polizia stradale di Treviglio: qui erano stati sorpresi cinque pakistani intenti a smontare alcuni automezzi ed erano state trovate una settantina di biciclette e alcuni ciclomotori, oltre a centinaia di parti di veicoli già smontate. Dagli accertamenti avviati, era emerso che quella che appariva come un'attività di autodemolizione era in realtà completamente abusiva. Uno dei cinque pakistani era risultato essere il «titolare» dell'attività in quanto intestato a lui il contratto d'affitto del capannone. L'uomo era stato denunciato a piede libero con le accuse di ricettazione, impiego di operai irregolari e attività di autodemolizone abusiva. I suoi quattro connazionali, infatti, erano impiegati del tutto in nero, mentre le biciclette sarebbero state di provenienza furtiva.
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