Cronaca
Venerdì 12 Ottobre 2012
Lega, piace il Formigoni light
In Lombardia niente elezioni
Formigoni resta al suo posto ma azzera tutta la sua giunta. Niente elezioni quindi, in Lombardia l'asse Pdl-Lega rimette insieme i cocci e tira dritto. È questo l'annuncio del governatore lombardo il giorno dopo l'ennesimo scandalo.
Formigoni resta al suo posto ma azzera tutta la sua giunta. Niente elezioni quindi, in Lombardia l'asse Pdl-Lega rimette insieme i cocci e tira dritto. È questo l'annuncio del governatore lombardo il giorno dopo l'ennesimo scandalo giudiziario che ha coinvolto la Regione Lombardia, con l'arresto per contiguità con la 'ndrangeta dell'assessore Domenico Zambetti, e il braccio di ferro con il Carroccio che chiedeva un passo indietro al governatore, ma si è infine accontentato di meno.
«Procederò nei prossimi giorni a creare una giunta nuova ridimensionata nel numero» ha assicurato Formigoni in una conferenza stampa nella sede Pdl, al termine del vertice con Angelino Alfano e il segretario della Lega Roberto Maroni.
«Avevamo chiesto l'azzeramento della giunta della Lombardia o le dimissioni di Formigoni. Abbiamo ottenuto ciò che avevamo chiesto e ora abbiamo il dovere di andare avanti nel governo della Regione» ha commentato Maroni.
Il segretario del Carroccio ha anche sottolineato che la Lega «manterrà gli impegni in Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia», ovvero le altre giunte che regge insieme al Pdl. Giunte a guida leghista (Zaia in Veneto, Cota in Piemonte) che lo stesso presidente lombardo a caldo mercoledì sera aveva avvertito: «Se cado io in Lombardia, anche Piemonte e Veneto seguiranno la stessa sorte».
Formigoni guarda comunque avanti. Sempre al termine del summit con Maroni e Alfano, al termine di una giornata densa di appuntamenti, detta la nuova agenda. «Lavorerò – ha sottolineato – nei prossimi giorni alla composizione e a un programma rinnovato con provvedimenti di riforma del sistema sanitario, del welfare e dell'organizzazione dell'amministrazione delle regioni del nord».
«La vicenda Zambetti è stata scioccante, non ho davvero parole». Lo dice Marcello Raimondi, ormai ex assessore della Regione Lombardia. «Se penso di essere nella nuova Giunta? Francamente non è un problema. Sono al terzo mandato ed ho già dimostrato di sapere stare in panchina se necessario: l'importante è che la Regione continui con decisione nella sua azione riformatrice. Non penso a me stesso, quanto all'amministrazione».
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