Salvini, ultimatum a Formigoni:
probabilmente si voterà ad aprile

Consiglieri e assessori della Lega lombardi hanno consegnato le proprie dimissioni al partito e giovedì 11 ottobre Roberto Maroni e Matteo Salvini andranno dal governatore Roberto Formigoni «lasciandogli la scelta se fare un passo indietro o a lato».

Consiglieri e assessori della Lega lombardi hanno consegnato le proprie dimissioni al partito e giovedì 11 ottobre Roberto Maroni e Matteo Salvini andranno dal governatore Roberto Formigoni «lasciandogli la scelta se fare un passo indietro o a lato», con l'alternativa dell'azzeramento della giunta. lo ha riferito Salvini nella sertata di mercoledì 10 al ternine della riunione.

Comunque andrà a finire nell'incontro di domani con Roberto Formigoni, «molto probabilmente in Lombardia si andrà a votare in aprile». Lo ha riferito il segretario nazionale della Lega Lombarda Salvini lasciando la riunione al Pirellone. «Domani - ha spiegato Salvini - io e Maroni incontriamo Formigoni con in tasca le dimissioni dei nostri. Lasciamo a Formigoni la scelta se fare un passo a lato o indietro, ci ragioni su stanotte, la Lega è determinata ad andare avanti».

Riferendo le richieste del Carroccio, Salvini ha detto di aspettarsi «quantomeno l'azzeramento della giunta, il dimezzamento degli eventuali nuovi assessori ed eventualmente un nuovo presidente della Giunta», che traghetti verso le elezioni anticipate. Perché, ha concluso il segretario della Lega Lombarda, «siamo consci del fatto che prima di aprile si andrà a votare».

«Purtroppo la Regione Lombardia non arriverà a fine mandato», una regione «che numeri alla mano rivendichiamo essere la meglio amministrata d'Italia». Salvini ha però aggiunto che «è un conto la buona amministrazione, un conto l'infiltrazione criminale che ha portato qualcuno ad essere eletto: noi con la 'Ndrangheta non vogliamo niente a che fare».

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