Si definiscono nuovi confini
Vailate guarda verso Bergamo
Un sondaggio oppure un referendum per conoscere il parere dei cittadini su un eventuale passaggio di Vailate alla provincia di Bergamo. A proporre questa idea sono quattro consiglieri comunali della maggioranza di centrodestra.
Un sondaggio oppure un referendum per conoscere il parere dei cittadini su un eventuale passaggio di Vailate alla provincia di Bergamo. A proporre questa idea sono i quattro consiglieri comunali della maggioranza di centrodestra Arianna Mossali, Silvano Vecchio, Alberto Aiolfi e Francesco Fontana, i cosiddetti «dissidenti», chiamati così perché da tempo in rotta con il sindaco Pierangelo Cofferati.
Mentre il Consiglio delle autonomie locali (il Cal) indirizza al governo la proposta formale di accorpamento fra le province di Cremona e di Lodi, a Vailate si profila la nascita di un fronte pro-Bergamo. Quanto ampio sarà lo si saprà solo a consultazione popolare effettuata.
«Secondo noi - spiega Mossali, portavoce dei dissidenti - se cambiamento territoriale deve esserci, sarebbe meglio che Vailate andasse in provincia di Bergamo piuttosto che nell'eventuale nuova aggregazione fra Cremona e Lodi».
Ai dissidenti non piace l'ipotesi del sindaco Pierangelo Cofferati secondo cui Vailate deve rimanere nella nuova provincia di Cremona-Lodi. «Un passaggio sotto la provincia di Bergamo - spiega Mossali - sarebbe molto più logico, per più motivi. Ad esempio, l'archivio dei nostri registri immobiliari si trova tuttora a Bergamo e risultiamo inoltre appartenenti al distretto telefonico di Treviglio, città che è anche il punto di riferimento di molti vailatesi per alcuni servizi essenziali come i trasporti, il lavoro e la sanità».
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