La sua maglia numero 4 sul feretro
Entratico dà l'addio a Zanini

La maglia di quando era giocatore, con il suo numero 4, e una scritta: «Ci manchi tanto». Poi la sciarpa dell'Atalanta. Così il feretro di Pierangelo Zanini ha lasciato la chiesa parrocchiale di San Martino, a E nel pomeriggio di martedì 9 ottobre.

La maglia di quando era giocatore, con il suo numero 4, e una scritta: «Ci manchi tanto». Poi la sciarpa dell'Atalanta. Così il feretro di Pierangelo Zanini ha lasciato la chiesa parrocchiale di San Martino, a Entratico, dove si sono svolte le esequie nel pomeriggio di martedì 9 ottobre. Il 42enne, ex giocatore di Alzano Virescit e AlbinoLeffe, operatore ecologico per la ditta Tekra Srl di Vizzolo Predabissi (Milano), era sposato e padre di due figli. La moglie e i due ragazzi - Michael di 14 anni e la figlia Gessica di 9 - gli hanno dato l'addio circondati da una folla di persone che si sono accalcate nella chiesa e sul sagrato. Amici, parenti, vecchie glorie del calcio, tifosi dell'AlbinoLeffe e dell'Atalanta.

Il calciatore, molto noto nella Bergamasca, è morto in un terribile schianto, verificatosi alle 6 di domenica 7 ottobre a Grassobbio, sull'ex statale 42 prima dello svincolo per Capannelle. Secondo gli accertamenti della polizia stradale, intervenuta con due pattuglie di Bergamo e Treviglio, una donna di origini peruviane residente a Zanica, G. S. G. di 24 anni, era alla guida di una Opel Astra in direzione Lovere-Zanica. Nell'affrontare un'ampia curva a destra, probabilmente a causa della velocità molto elevata, ha sbandato e invaso la corsia opposta, scontrandosi con la Panda su cui viaggiava Zanini, diretto verso casa dopo il suo turno di lavoro. Il bergamasco è morto sul colpo.

Ai funerali il parroco, nella commozione generale, si è stretto attorno ai familiari: «Ci domandiamo perchè capitino questi fatti - ha detto -. Siamo addolorati, ci sentiamo abbandonati, ma ora Pierangelo è verso la luce eterna». Vicino ai familiari anche le giovanili della Nuova ValCavallina, dove gioca Gessica, e dell'Entratico. Da ex giocatore, appassionato da sempre di calcio, anche il mondo dello sport lo ha voluto ricordare e commemorare con grande partecipazione. Tra gli ex giocatori e i molti tifosi anche Poloni, così come i volontari della Protezione civile hanno dovuto regolare il traffico provocato dall'altissima affluenza di persone che hanno raggiunto la chiesa per i funerali.

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