Treviglio, scarsa igiene in piscina
L'Asl invita il Comune a chiuderla
L'Asl di Treviglio ha proposto la chiusura della piscina comunale per alcune carenze all'impianto di trattamento dell'aria e ad aspetti gestionali legati a igiene e incuria. Lo hanno stabilito i tecnici del dipartimento prevenzione al termine di un sopralluogo.
L'Asl di Treviglio ha proposto la chiusura della piscina comunale per alcune carenze all'impianto di trattamento dell'aria e ad aspetti gestionali legati a igiene e incuria. Lo hanno stabilito i tecnici del dipartimento prevenzione al termine di un sopralluogo la scorsa settimana e reso pubblico martedì sera durante la seduta consiliare dal consigliere Daniela Ciocca (lista Ariella Borghi sindaco).
Il sopralluogo è avvenuto il 20 settembre e stando alla relazione Asl, le verifiche hanno evidenziato il mancato rispetto dei requisiti igienico-sanitari essenziali, tali da determinare una situazione di pericolo per la salute. Da qui la richiesta al settore tecnico comunale della chiusura di tutte le vasche.
Il provvedimento non è stato però adottato attraverso l'eventuale ordinanza che spetta solo al sindaco: potrebbe essere emessa e anche accantonata tra oggi e domani, al termine di un ulteriore sopralluogo che coinvolgerà i tecnici comunali, il gestore dell'impianto e gli stessi tecnici dell'Asl.
Acque ancora agitate, dunque, al centro natatorio «Alessandra Quadri» di Treviglio, a una settimana dalla polemica legata all'aumento delle tariffe associative imposte dai gestori senza avere interpellato gli uffici comunali. Il controllo che la scorsa settimana ha evidenziato le precarietà ha fatto scattare l'intervento dei gestori della piscina, come spiegato dal direttore Matteo Melzi: «È bene precisare che la chiusura non è riferita alla qualità dell'acqua nelle vasche, quotidianamente controllata, ma alla zona del cantiere per la tribuna».
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