Lo spaccio di droga nel centro
Si è costituito il «boxeur»

Anche il presunto capo della banda di spacciatori sgominata nei giorni scorsi è finito dietro alle sbarre. Quarant'anni, tunisino, soprannominato il boxeur sia per i suoi trascorsi sportivi sia per la sua aggressività, l'uomo s'è costituito alla Questura di Bergamo.

Anche il presunto capo della banda di spacciatori sgominata nei giorni scorsi è finito dietro alle sbarre. Quarant'anni, tunisino, soprannominato il boxeur sia per i suoi trascorsi sportivi sia per la sua aggressività, l'uomo s'è costituito alla Questura di Bergamo.

Era stato arrestato nel febbraio 2012 perché scoperto con 12 grammi di eroina: era finito agli arresti domiciliari, in attesa del processo, ma poi era sparito, evaso. Si era rifugiato in Francia: domenica mattina si è presentato spontaneamente in via Noli.

L'operazione che aveva portato all'arresto della banda, chiamata «Knock out», era scattata mercoledì 19 settembre e giovedì 20: la squadra mobile della Questura di Bergamo aveva dato esecuzione a 49 ordinanze applicative di misure cautelari disposte dal gip del tribunale di Bergamo.

L'attività investigativa svolta aveva consentito di individuare un consistente gruppo di persone, prevalentemente extracomunitari di origine tunisina, che gestivano lo spaccio cittadino, in particolare nelle zone centrali di Bergamo, quali l'area della stazione ferroviaria e delle autolinee, la via Quarenghi e le vie limitrofe.

Nel particolare, l'indagine, avviata nel dicembre 2011 e durata fino ad aprile 2012, ha fatto emergere la contemporanea sussistenza di due compagini criminali che si erano suddivise le aree centrali della città al fine di vendere al dettaglio su strada sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina.

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