400 chilometri di solidarietà
Al via la Gran Fondo Trapiantati

La carovana percorrerà 400 chilometri in 5 tappe, da Massa Carrara a Siena. La corsa partirà simbolicamente la mattina del 24 settembre dal piazzale degli Ospedali Riuniti, tra i migliori centri italiani ed europei nel settore dei trapianti di fegato.

E' stata presentata nella Sala Consiliare degli Ospedali Riuniti di Bergamo la nona edizione della Granfondo Trapiantati, organizzata anche quest'anno dall'Associazione Amici del Trapianto di Fegato in collaborazione con gli Ospedali Riuniti di Bergamo per portare il messaggio della donazione degli organi tra le scuole, le istituzioni, le associazioni di volontariato e gli ospedali italiani.

Quest'anno la carovana - composta da 7 ciclisti trapiantati, 8 ciclisti non trapiantati e gli accompagnatori per un totale di 28 persone - partirà simbolicamente la mattina del 24 settembre dal piazzale interno degli Ospedali Riuniti con destinazione Massa Carrara, dove il giorno seguente la corsa prenderà ufficialmente il via, per concludersi il 29 settembre a Siena. Il gruppo porterà il messaggio della donazione lungo un percorso di 400 chilometri, declinati in 5 tappe tra le colline della Toscana, che svolge un ruolo leader nella rete italiana dei trapianti, per gli alti tassi di donatori e per la radicata cultura della donazione e del trapianto.

“La Granfondo dei trapiantati vuole essere uno strumento per diffondere nelle comunità, nelle scuole, negli ospedali e nei comuni che incontreremo la cultura della donazione degli organi e quella del trapianto come nuove possibilità che la scienza mette a disposizione per salvare vite umane, dimostrando che chi riceve un organo non solo può tornare a svolgere una vita normale, ma anche a svolgere attività sportive rilevanti – ha commentato Valentina Lanfranchi, presidente dell'Associazione Amici del Trapianto di Fegato -. La manifestazione è anche l'occasione per esprimere un sincero senso di riconoscenza ai donatori e familiari che col loro gesto hanno concretamente dato la vita a persone che ci hanno lasciato ”.

Anche quest'anno accanto all'Associazione Amici del Trapianto di Fegato sono scesi in campo gli Ospedali Riuniti di Bergamo, da sempre in prima linea per promuovere l'informazione sul tema della donazione degli organi con l'organizzazione di molteplici occasioni di incontro tra i professionisti ospedalieri e i cittadini.

“Anche quest'anno si rinnova la tradizione della Granfondo Trapiantati. Ogni volta cambiano le città coinvolte, ma non i protagonisti di questa iniziativa: uomini e donne che ce l'hanno fatta, che grazie al trapianto hanno sconfitto gravi malattie - ha commentato Laura Chiappa, direttore sanitario degli Ospedali Riuniti di Bergamo –. Tra i protagonisti ci sono anche operatori degli Ospedali Riuniti, a testimonianza del supporto che da sempre diamo a questa iniziativa, i cui intenti sono affini ai nostri, nella comune volontà di trasmettere informazioni corrette e precise sul trapianto, diffondendo una cultura favorevole alla donazione. A Bergamo il lavoro fatto in questi anni ha funzionato, se consideriamo che l'opposizione alla donazione è del 15%, un dato decisamente inferiore alla media nazionale del 28%”

“La Granfondo ciclistica dei trapiantati è la dimostrazione dell'elevata qualità della vita che è possibile raggiungere dopo un trapianto – ha spiegato Mariangelo Cossolini, coordinatore al prelievo e trapianto di organi e tessuti, che per il quarto anno consecutivo seguirà la carovana dei ciclisti come responsabile sanitario dell'iniziativa -. Per me come coordinatore dell'area della provincia di Bergamo è l'occasione per incontrare autorità, cittadini, amministratori locali e insegnanti e fornire una corretta informazione sulla donazione degli organi, portando il messaggio di speranza della donazione degli organi e presentando le iniziative di formazione che abbiamo intrapreso, come Una lezione di vita e Scegli oggi”.

Un evento che arriva in un anno speciale per gli Ospedali Riuniti, destinato a restare nella storia. Lo scorso 3 maggio è stato infatti eseguito il cinquecentesimo trapianto di fegato pediatrico, un traguardo raggiunto solo nelle grandi capitali europee come Londra, Parigi e Madrid. Numeri che confermano Bergamo come centro di riferimento per il trapianto di fegato pediatrico, dove negli ultimi 15 anni sono stati eseguiti la metà di tutti gli interventi di questo tipo registrati in Italia. Un record quantitativo, che si riflette anche sulla qualità del lavoro svolto, con livelli di sopravvivenza per i bambini, a 5 anni dal trapianto, superiori al 95%.

In totale sono più di mille le vite salvate agli Ospedali Riuniti di Bergamo a partire dal 28 ottobre 1997, data di avvio del programma del trapianto di fegato a Bergamo, grazie alla possibilità offerta ad altrettante persone di tornare a vivere grazie a un fegato nuovo.

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