Prima casa: stangata d'inverno
Ma la mazzata non è per tutti

La scadenza ultima doveva essere il 30 settembre. Poi il decreto ministeriale del 2 agosto ha spostato il termine al 31 ottobre. I Comuni entro questa data dovranno comunicare a Roma le aliquote per il calcolo del conguaglio dell'Imu.

La scadenza ultima doveva essere il 30 settembre. Poi il decreto ministeriale del 2 agosto ha spostato il termine al 31 ottobre. I Comuni entro questa data dovranno comunicare a Roma le aliquote per il calcolo del conguaglio dell'Imu.

Calendario alla mano, mancano meno di 50 giorni alla scadenza. Ma per quanto riguarda il territorio orobico, non tutte le amministrazioni hanno già fatto sapere come intendono comportarsi. Al momento, stando a quando pubblicato sul sito del ministero delle Finanze, dei 244 Comuni della provincia bergamasca, sono 173 quelli che hanno già deciso.

Ma niente vieta di cambiare, sempre e comunque entro l'ultimo giorno di ottobre, quanto già stabilito. Questa situazione di incertezza mette in difficoltà tutti gli uffici che si dovranno occupare del calcolo dell'Imu da pagare da ogni contribuente: perché il termine per il versamento del conguaglio è fissato al 17 dicembre, dunque in meno di un mese e mezzo i centri di assistenza fiscale avranno solamente una quarantina di giorni per gestire diverse decine di migliaia di pratiche.

Il decreto Salva Italia introdotto dal governo Monti prevedeva che per l'acconto in tutta Italia venisse applicata l'aliquota dello 0,4% per la prima casa e le pertinenze, lo 0,76% come aliquota ordinaria. Per il conguaglio di fine anno, lo stesso documento lasciava ai singoli Comuni la possibilità di variare le aliquote sulla base delle necessità legate al bilancio (per l'abitazione principale il tasso dello 0,4% può essere modificato in aumento o in diminuzione dello 0,2%, mentre l'aliquota ordinaria dello 0.76% può toccare un massimo di 1,06 o scendere a un minimo di 0,46). Con il conguaglio, pertanto, il totale sarà ricalcolato sulla base del nuovo tasso, a cui bisognerà sottrarre quanto già corrisposto.

Al momento, ragionando sulle delibere emesse, solo 34 paesi hanno lasciato tutto invariato: quindi, quello che è stato pagato a giugno, dovrà essere versato anche a fine anno. Ci sono, poi, molti casi in cui è stata variata o una o l'altra aliquota. Sono 76 i Comuni che hanno superato l'aliquota base per l'abitazione principale. Otto di questi hanno alzato la percentuale al limite consentito: Bracca, Branzi, Locatello, Oltre il Colle, Rogno, Roncobello, Sovere e Vedeseta hanno adottato lo 0,6%.

Potranno, invece, tirare un sospiro di sollievo i proprietari di una prima casa a Comun Nuovo il cui tasso è stato ribassato a 0,3% (il più basso della Bergamasca).

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