Ossa umane in un bidone
del cimitero monumentale

Ossa umane in un bidone del cimitero monumentale. La scoperta, a dir poco sconcertante, è stata fatta da una signora di Bergamo che ha inviato una lettera al nostro giornale, con tanto di fotografie allegate, per far conoscere l'accaduto.

Lettera - racconta la signora, contattata al telefono - inviata per conoscenza anche al sindaco di Bergamo. E il Comune, con una nota dell'Ufficio stampa prova a spiegare l'accaduto. La signora - spiega la nota - avrebbe ...sbagliato bidone, andando a scoperchiare non quello dei rifiuti, come credeva di fare, ma un'apposita cassetta utilizzata per raccogliere le ossa che periodicamente emergono dai campi di esumazione, in attesa di essere destinate all'ossario comune.

Ma veniamo alle lettere. Ecco cosa scrive la signora Marta Carissimi: «In data 13 settembre mi sono recata al Cimitero monumentale di Bergamo a fare visita ai miei defunti. Dopo aver pulito dalle erbacce la terra dove è stata recentemente sepolta una cara amica, nel campo comune P ad inumazione, ho provveduto a gettarle nel bidone vicino e qui arriva l'orrore!!! Nel bidone dei rifiuti, insieme a fiori, foglie, carte e sporco di vario genere, erano in "bella" mostra delle ossa umane. Non riesco a spiegare il disgusto che ho provato nel vedere un tale scempio, unitamente ad una profonda tristezza per la totale mancanza di rispetto per ciò che un tempo fu una vita umana».

Ed ecco la risposta dell'Ufficio stampa del Comune, che spiega di aver subito svolto un'indagine sull'accaduto. «I fatti sono assolutamente diversi da come Lei ha creduto di vederli - si legge nella nota indirizzata alla signora Carissimi -. In occasione dei programmati interventi di esumazione nei campi, molto spesso emergono, soprattutto per effetto della pioggia, ossa umane. I dipendenti incaricati provvedono, per un'elementare norma di rispetto, a raccoglierle e a collocarle in un apposito contenitore collocato a lato del campo, affinché vengano poi destinate all'inserimento definitivo nell'ossario comune.

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