Presentato il Progetto Valseriana:
più turismo e rilancio economico

Ha come obiettivo la valorizzazione turistico-culturale della Val Seriana pensata anche come occasione di rilancio economico. Il Progetto Valseriana si svilupperà in due anni (1° settembre 2012-31 agosto 2014) e ha un valore complessivo di circa due milioni di euro.

Venerdì 14 settembre nello Spazio Viterbi della Provincia di Bergamo si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto Valseriana: un sistema che fa differenza, per il quale è stato ottenuto un finanziamento Cariplo di 680.000 euro.

Il progetto - che ha ricevuto il fondamentale sostegno della Provincia di Bergamo e coinvolge 9 partner, oltre alla capofila Cooperativa La Fenice di Albino - ha come obiettivo la valorizzazione turistico-culturale della Val Seriana, pensata anche come occasione di rilancio economico della valle. Nel corso della conferenza stampa sono stati illustrati anche i progetti collegati.

Diaforà che punta a far nascere ad Albino, al Convento della Ripa debitamente ristrutturato, un polo di eccellenza culturale che si dedichi alla ricerca e allo studio del tema della differenza; Ostello della Gioventù da 50 posti, che verrà eretto nel complesso del Convento.

Alla presentazione sono intervenuti: Ettore Pirovano, presidente della Provincia di Bergamo, Giorgio Bonassoli, assessore al Turismo e Attività produttive della Provincia di Bergamo, l'on. Nunziante Consiglio, Carlo Vimercati, Fondazione Cariplo, Fabrizio Persico, responsabile cooperativa la Fenice di Albino e il sindaco di Albino Luca Carrara.

Valseriana: un sistema che fa differenza
Il progetto nasce dalla collaborazione tra soggetti diversi sia per la mission imprenditoriale che per la natura giuridica ma uniti, oltre che dall'appartenenza allo stesso territorio, dall'interesse a contribuire allo sviluppo della Valle e perciò impegnati a raggiungere l'obiettivo condiviso di creare un sistema culturale integrato che comprenda il Convento della Ripa di Desenzano di Albino e l'annessa Chiesa Superiore, la Villa Regina Pacis di Albino con l'annesso Museo etnografico della Torre, il Museo Mat di Clusone, il Museo delle Pietre Coti di Nembro, il Museo etnografico di Ardesio e il Museo Alt. (Arte Lavoro Territorio) di Alzano Lombardo.

Il progetto, che ha ottenuto il finanziamento Cariplo di 680.000 euro, è sostenuto dalla Provincia di Bergamo e coinvolge 9 partner più la capofila cooperativa La Fenice di Albino. Si avvale delle collaborazioni dell'Università di Bergamo e del Politecnico di Milano, oltre che della GAMeC di Bergamo.

Ha come obiettivo la valorizzazione turistico-culturale della Val Seriana pensata anche come occasione di rilancio economico della valle. Il progetto si sviluppa in due anni (dal 1° settembre 2012 al 31 agosto 2014) e ha un valore complessivo di circa due milioni di euro.

Diaforà: una casa comune per il sistema che fa differenza
Il progetto Diaforà che, di quello precedente, costituisce in un certo senso il nocciolo metodologico e formativo, punta a far nascere ad Albino, presso il Convento della Ripa debitamente ristrutturato, un polo di eccellenza culturale che si dedichi alla ricerca e allo studio del tema della differenza, con un'attenzione speciale alla questione della formazione sullo stesso tema. Questo progetto si avvale della direzione del prof. Carlo Sini, uno dei più grandi filosofi italiani, e di un prestigioso Comitato scientifico.

L'Ostello della Gioventù
Il progetto Diaforà si avvale poi di un terzo progetto, l'Ostello della Gioventù da 50 posti, che verrà eretto nel complesso del Convento: oltre a funzionare da foresteria per il Centro, ospitando docenti e studenti, l'Ostello rappresenterà una fonte di sostentamento per il Centro Culturale.

Per la sua realizzazione, la cooperativa La Fenice ha già ricevuto un finanziamento di 500.000 euro pari al 40% dei costi. I lavori di ristrutturazione sono partiti il 1° settembre.

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