Giri in carrozza in Città Alta
Il Comune: rispetteremo i cavalli

L'Amministrazione Comunale interviene a proposito dell'istituzione di un servizio di carrozze a cavalli nel centro storico di città alta per il quale ha ricevuto decine di lettere contrarie: «Tali lettere si basano su informazioni in gran parte errate».

L'Amministrazione Comunale interviene a proposito dell'istituzione di un servizio di carrozze a cavalli nel centro storico di città alta per il quale ha ricevuto decine di lettere contrarie. «Tali lettere si basano su informazioni in gran parte errate - scrivono sindaco e assessori -, anche perché esse – il cui invio è stato evidentemente organizzato - sono quasi tutte provenienti da altre città».

«I fatti sono i seguenti - continua la lettera -. Per propagandare la prestigiosa iniziativa denominata “Passeggiate Donizettiane” che ha portato migliaia di persone a visitare i luoghi legati alla figura del grande bergamasco Gaetano Donizetti, è stata utilizzata – come già fatto lo scorso anno, senza alcuna polemica - una carrozza a cavalli che ha percorso senza passeggeri Città Alta. L'iniziativa ha riscosso grande successo. In tale occasione, un qualificato ristoratore di città alta ha utilizzato saltuariamente la carrozza per far visitare il borgo ai suoi clienti. Dunque una iniziativa assolutamente privata e sperimentale».

«Il prossimo anno l'Amministrazione valuterà se favorire o meno in modo ufficiale questa offerta turistica. La scelta verrà fatta non dimenticando gli storici rapporti di collaborazione tra l'uomo e il cavallo, che ci ripugna pensare possa essere considerato solo carne da macello. Verranno valutate le esperienze già da decenni in corso in Italia (Roma, Milano, Firenze, Torino, Asti, Vicenza, Verona, Lucca, Ferrara, Bolzano, Grosseto, Ivrea e molte altre città) e all'estero (tra le tantissime, Parigi e Berlino). Qualunque scelta assumerà l'Amministrazione sarà grandemente rispettosa della vita dei cavalli. D'altro canto Bergamo è una delle poche città italiane che ha da tempo adottato un severo “regolamento” per il loro utilizzo e che ha nominato un “garante degli animali”».

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