Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 10 Settembre 2012
Piazza Pontida e musica cubana
«Altro che festa, è solo degrado»
Festa cubana indigesta per molti, domenica, in piazza Pontida. Si sono lamentati i residenti e i commercianti: colpa soprattutto della musica a tutto volume. E qualcuno ora domanda chi ha consentito un tale degrado del centro storico della Bergamo bassa? Commenta
Festa cubana indigesta per molti, domenica, in piazza Pontida. Si sono lamentati i residenti e i commercianti: colpa soprattutto della musica a tutto volume. E qualcuno ora domanda chi ha consentito un tale degrado del centro storico della Bergamo bassa?
Si celebrava la festa della Virgen de la Caridad del Cobre: la piazza si è trasformata in tinte cubane dalle 10,30 del mattino fino a lotre le 22,30. Le lamentele sono arrivate anche ai vigili, che poco hanno potuto fare visto che la manifestazione era autorizzata.
Raccogliamo allora lo sfogo di una lettrice, e ci chiediamo se anche altri condividano la sua opinione. Per dircelo basta cliccare sul tasto commenta
La lettera
«Una discoteca con musica a tutto volume, cubana e non, dj, karaoke sui Queen con tanto di luci psichedeliche, due palme (tristi), un banco con tovaglia in plastica per la vendita di bevande e cibo conservato e servito da pentole, un frastuono insopportabile per ore anche dovuto ai microfoni mal calibrati che hanno fischiato tutto il tempo, scarsa partecipazione (una 20ina di soggetti partecipanti, un centinaio il pubblico passivo), residenti e commercianti imbestialiti.
I vigili interpellati si difendono mostrando l'autorizzazione della manifestazione. Ma chi ha autorizzato l'inquinamento sonoro, chi la somministrazione di alimenti, chi ha consentito un tale degrado del centro storico della Bergamo bassa?
Siamo fieri di questi eventi? Danno lustro a qualche comunità? Contribuiscono all'integrazione? Aiutano la divulgazione culturale? Ma quale sarebbe lo scopo? Se l'obbiettivo è solo fare una festa come sostenuto dai partecipanti, perché non viene organizzata in un parco? Magari alla Trucca? Perché in una piazza storica? Che cosa centra?
E i residenti, perché sono costretti ad assistervi? E' questa libertà?»
Carlotta Plebani
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