Despe, senza l'uso di esplosivo
abbattuto forno da 7000 tn

E' finita l'era delle demolizioni con esplosivo,  Ieri alle 12.30 a Tubize, una cittadina fuori Bruxelles, Despe ha abbattuto un forno in ferro da 7.000 tonnellate alto 90 metri, uno dei più grandi mai demoliti con una nuova tecnica.

E' finita l'era delle demolizioni con esplosivo,  Ieri alle 12.30 a Tubize, una cittadina fuori Bruxelles, Despe, azienda leader nel campo della demolizione, ha abbattuto un forno in ferro da 7.000 tonnellate alto 90 metri, uno dei più grandi mai demoliti con una nuova tecnica.

Il forno è chiamato “site des Anciennes Forges de Clabecq”. Qualche minuto e la mega struttura è sparita nel nulla senza l'utilizzo di esplosivo. Il forno è stato attivo dalla fine del 1800 sino al 2001, dopo un solo arresto negli anni Settanta causato da feroci lotte sindacali. La Duferco, colosso internazionale con sede a Lugano e attuale proprietaria (che ha acquistato il forno dopo la brusca chiusura), ha deciso di affidare a Despe, un'azienda italiana, la particolare demolizione di questo gigantesco forno.

Sono stati tre i mesi di progettazione, con un team di quattro ingegneri capitanati da Paolo Cecchella, e due i mesi di preparazione in cantiere durante i quali la struttura è stata alleggerita per mezzo di tagli al cannello. Il mega forno si trovava a soli 60 metri da case abitate quindi era necessario utilizzare un sistema sicuro, senza alcun rischio per l'ambiente circostante. Despe ha quindi movimentato le 7000 tonnellate di ferro più altre utility e strutture ad esse collegate in un colpo solo.

Prima è stata indebolita la struttura, tenendola comunque in equilibrio e poi attraverso delle spinte effettuate da cilindri oleodinamici è stata abbattuta al suolo. In pochi secondi, sia il mega forno che le strutture collegate sono sparite sotto gli occhi soddisfatti del cliente, delle autorità, di tutti i capi forno ed ex dipendenti, e della stampa belga. Ancora una volta l'eccellenza italiana ha dato grande prova meritandosi questo successo internazionale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA