Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 31 Agosto 2012
Delitto di Lignano, indagini al circo
Agli artisti prese impronte e il Dna
Il «patron» del circo ora ad Azzano, Attilio Bellucci, lo precisa subito: «Nessuno di noi è sospettato per quell'atroce delitto, i carabinieri sono venuti per un semplice controllo, perché non erano riusciti a identificarci tutti quando eravamo a Lignano».
Il «patron» del circo, Attilio Bellucci, lo precisa subito: «Nessuno di noi è sospettato per quell'atroce delitto, i carabinieri sono venuti per un semplice controllo, perché non erano riusciti a identificarci tutti quando eravamo a Lignano».
Già, perché la notizia è che i carabinieri di Udine sono venuti ad Azzano martedì mattina e hanno prelevato impronte digitali e Dna a tutti i cinquanta artisti che lavorano al circo «Bellucci più Mario Orfei», che dal 23 agosto al 16 settembre ha allestito il tendone nel parcheggio dell'Oriocenter.
Il «Bellucci più Mario Orfei» è stato a Lignano Sabbiadoro dal 2 al 19 agosto: la notte tra sabato 18 e domenica 19 sono stati torturati e sgozzati nella loro villetta della cittadina friulana i coniugi Paolo Burgato, 69 anni, e Rosetta Sostero di 66.
I carabinieri – una dozzina tra militari in borghese e in divisa – si sono presentati in mattinata nel giorno di riposo del circo. «Quelli in borghese si sono messi tutti attorno alle roulotte, mentre quelli in divisa ci hanno chiesto di uscire e di riunirci. Hanno prelevato a tutti - tranne i bambini - le impronte e il Dna: sono stati gentili e abbiamo collaborato. Poi hanno controllato ogni roulotte, senza portare via nulla. Non avevano sospetti su qualcuno in particolare, ci hanno solo chiesto se avevamo un furgone di un certo modello e colore, e noi non l'abbiamo».
I militari stanno cercando un vecchio furgone verde Mercedes con targa straniera che è stato visto da un testimone, la notte del delitto, lungo la strada che porta alla villetta dei Burgato.
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