Cronaca
Mercoledì 29 Agosto 2012
Bergamasca, fiumi dimezzati
Avanza «l'incubo siccità»
Continua l'emergenza acqua in Bergamasca. Aspettando le annunciate piogge di Poppea, il livello dell'acqua continua inesorabilmente a calare. È soprattutto il caso del Serio e del Brembo, fondamentali per l'irrigazione nella pianura bergamasca.
Continua l'emergenza acqua in Bergamasca. Aspettando le annunciate piogge di Poppea, il livello dell'acqua continua inesorabilmente a calare. È soprattutto il caso del Serio e del Brembo, fondamentali per l'irrigazione nella pianura bergamasca.
I numeri rendono bene l'idea della crisi idrica in cui ci si trova: secondo i dati forniti dal Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca, la portata media dei due fiumi a monte delle derivazioni di cui si serve l'ente consortile per far confluire l'acqua nelle rogge, è per il Serio 14,6 metri cubi al secondo; 16,6 per il Brembo. Ieri era meno della metà: 6,3 per il Serio, 6,5 per il Brembo.
Fortemente in crisi anche il settore agricolo e zootecnico. Anche in questo caso sono i dati a parlare: a causa della carenza d'acqua per irrigare, la Coldiretti ha stimato un calo della produzione di mais da granella pari al 30%. E anche delle uve bianche: meno 20%. Se nei prossimi giorni non pioverà, anche la produzione di uve rosse subirà un calo stimabile intorno al 30%.
La poca acqua disponibile è stata utilizzata per irrigare il mais trascurando altre colture, soprattutto quelle destinate a produrre foraggio per gli allevamenti, che hanno molto patito le alte temperature. Patimento che ha avuto delle pesanti conseguenze: la produzione di latte è calata fra il 20 e il 30%. E si prevede anche un calo del 30% della produzione di carne, visto che negli ultimi tre mesi le bestie all'ingrasso non sono, di fatto, ingrassate.
Leggi le cue pagine speciali che L'Eco dedica all'argomento nell'edizione di mercoledì 29 agosto
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