Bergamo sprecona perde posti nella classifica di Legambiente

Legambiente stila la classifica annuale sulla qualità dell’ambiente e fa slittare Bergamo dal 6° al 13° posto. Svetta Lecco nella hit assieme a Mantova, Pavia e Cremona, guidando il poker delle città lombarde nelle prime sei posizioni. Milano è sempre l’ultima della classe, mentre si registra un tonfo per Lodi e un exploit per Brescia, che dal 57° posto sale al 24° guadagnando per 33 posizioni. La classifica 2005 di Ecosistema Urbano - il rapporto annuale di Legambiente sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo curato dall’Istituto di ricerche Ambiente Italia - prende in esame i consumi, il riciclaggio dei rifiuti, il traffico e il numero delle automobili.Bergamo dunque si allontana dalla vetta, perdendo 7 posizioni. In linea generale, le lombarde fanno la parte del leone con la raccolta differenziata dei rifiuti (Lecco è al 48,3%), sebbene Como, Milano, Lodi e Pavia siano ancora sotto il 30%, e l’abusivismo edilizio non è un fenomeno allarmante. Cremona e Bergamo si distinguono in positivo per le isole pedonali, Mantova e Pavia per le Ztl (Zone a traffico limitato). Quasi tutte le città depurano il 99-100% (Milano il 27%) dei propri scarichi fognari. Nel dettaglio, a Bergamo si registra il raggiungimento di un buon livello nella raccolta differenziata (39%). Bene anche l’uso del trasporto pubblico da parte dei cittadini.

La città ha una discreta presenza di isole pedonali, ma nessuna Ztl e appena 9 centimetri di pista ciclabile per abitante. Ha alti consumi d’acqua, ma vanta una bassa dispersione nella rete idrica e riesce a contenere i consumi elettrici. Pressoché nulla l’attenzione all’eco-management. Le città lombarde si confermano però sprecone: sono alti i consumi idrici , quelli elettrici e quelli di carburante. Infine si continuano a produrre ingenti quantità industriali di rifiuti (Brescia maglia nera con 749,1 kg/ab/anno).

(30/11/2004)

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