Fiori d'arancio nel mirino della Finanza
Tutte le ricevute vanno conservate

L'ordine sembra tassativo, pena far perdere il fascino al giorno più bello della propria vita, anche se a due anni di distanza. Tutte le ricevute dei pagamenti effettuati per le proprie nozze non solo devono essere richieste, ma vanno anche conservate.

L'ordine sembra tassativo, pena far perdere il fascino al giorno più bello della propria vita, anche se a due anni di distanza. Tutte le ricevute dei pagamenti effettuati per le proprie nozze non solo devono essere richieste, ma vanno anche conservate per gli anni a venire.

Diverse coppie bergamasche hanno infatti ricevuto una lettera da parte della Guardia di finanza nella quale si chiede di render conto di tutte le spese sostenute per il giorno delle nozze. Vale a dire presentare le ricevute fiscali o gli scontrini di ristorante, fedi, abiti, musiche, noleggio auto, fotografo e quant'altro. Spese che – chiunque ha convolato a nozze lo sa – ammontano a svariate migliaia di euro.

Nel questionario viene chiesto agli sposi del 2010 l'elenco delle attività commerciali dove hanno acquistato qualcosa legato al giorno del loro matrimonio, con l'indicazione della spesa sostenuta e con tanto di copia dello scontrino o della ricevuta fiscale da allegare a riprova di quanto sostenuto. Eventuali omissioni o dichiarazioni false verranno perseguite.

Il comandante provinciale delle fiamme gialle, colonnello Giovanni De Roma, spiega: «Non si tratta di controlli mirati nei confronti di chi si è sposato, ma di uno dei tanti settori nei quali operiamo quotidianamente per andare a effettuare accertamenti verso determinate realtà economiche del territorio, oppure nei confronti di specifiche società che organizzano eventi come appunto i matrimoni».

Leggi di più su L'Eco in edicola giovedì 23 agosto

© RIPRODUZIONE RISERVATA