Lega, le valli non spingono più
Stanchezza e scarso entusiasmo

Come era verde la mia valle. Una volta, perché ora la prima linea della Lega si sta sempre spostando sempre più verso la pianura. Dopo anni passati a tirare la carretta, la Val Seriana pare aver perso molto della sua forza propulsiva. Per più di un motivo.

Come era verde la mia valle. Una volta, perché ora la prima linea della Lega si sta sempre spostando sempre più verso la pianura. Dopo anni passati a tirare la carretta, la Val Seriana pare aver perso molto della sua forza propulsiva. Per più di un motivo.

Chi conosce le vicende padane, inquadra la situazione da Alzano Lombardo in su con una semplice frase: «Un casino, da sempre». Ma questo è il passato, quando qui era tutta riserva di caccia del Carroccio, seppure in un clima interno decisamente teso: la Valgandino e i fratelli Marco e Giovanni Ongaro contro l'alta valle dell'ex consigliere regionale Fabrizio Ferrari.

Una spaccatura storica che ha portato tensioni in serie e commissariamenti a più riprese. Un clima da tutti contro tutti che si è protratto per anni, ma che non ha mai fatto venire meno l'apporto alla causa in termini di consensi: mai inferiori al 35 per cento, spesso anche superiori. «Per molto tempo bastava appiccicare il simbolo della Lega a qualcuno e questo veniva eletto» ci racconta uno che il sindaco l'ha fatto.

Crisi? Forse no. Chi conosce bene il movimento usa un altro termine: stanchezza. Dopo tanti anni di lavoro e attesa, in Valle Seriana il Carroccio ha il fiatone. «Tutto piatto», ci dice un amministratore locale: «Poca gente alle riunioni di Circoscrizione, scarso entusiasmo». Forse assenza di ricambio: generazionale e non.

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