Deflusso minimo dell'acqua nei fiumi
Il Consorzio non ha richiesto deroghe

Umberto Dolci e Pietro Roberti, ambedue nel Cda del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, intervengono sul tema del deflusso minimo vitale dell'acqua nei fiumi per fare chiarezza su alcune notizie riportate dalla stampa. Ecco il loro comunicato.

Umberto Dolci e Pietro Roberti, ambedue nel Cda del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, intervengono sul tema del deflusso minimo vitale dell'acqua nei fiumi per fare chiarezza su alcune notizie riportate dalla stampa. Ecco il loro comunicato.

«La premessa d'obbligo è che, contrariamente a quanto apparso in questi giorni sulla stampa, il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca nei giorni scorsi, ed a tutt'oggi, NON HA CHIESTO LA DEROGA ALLA LEGGE CHE OBBLIGA A LASCIARE DEFLUIRE DAGLI SBARRAMENTI IL DEFLUSSO MINIMO VITALE D'ACQUA NEI FIUMI».

«Non è stata chiesta alcuna deroga per due motivi: uno perché non se ne sentiva la necessità (i parametri indicati dalla Legge per chiederla non erano "scattati"); l'altro perché, all'interno del Consiglio di amministrazione, non esiste unanimità di opinioni fra i consiglieri nel valutare se sia giusto privare il fiume di tutta l'acqua... specialmente in situazioni di siccità».

«Che non vi fosse la necessità di attivare la deroga è confermato dai fatti: il raccolto di chi fruisce del servizio irriguo erogato dal Consorzio non aveva subito danni causati da siccità. In parte è merito delle condizioni climatiche (nel periodo primaverile le piogge sono state abbondanti), in parte del lavoro di prevenzione svolto dai dipendenti del Consorzio».

«Viceversa, sul valore sociale e ambientale del mantenimento del Deflusso Minimo Vitale preoccupa la lettura di quanto scrivono il 14 agosto scorso gli assessori regionali Giulio De Capitani e Daniele Belotti al Presidente Formigoni sempre a proposito delle deroghe previste dalla legge per eventualmente togliere ai fiumi la quantità d'acqua indispensabile ad assicurare le diverse forme di vita ivi esistenti "...alla grave situazione del lago d'Idro va aggiunta inoltre la segnalazione di gravi carenze d'acqua ad uso irriguo anche nella bassa pianura bergamasca, da qui un invito a prevedere anche in questo caso una deroga al deflusso minimo vitale e l'opportunità di una sollecitazione ai gestori delle dighe in alta val Seriana (e in particolare a quella del Barbellino) per un rilascio di quantitativi straordinari"».

«A Loro (gli Assessori) bisognerebbe ricordare che nei cassetti degli uffici regionali giacciono inevase richieste che vanno dall'approvazione del Piano di Classifica del Consorzio bergamasco (presentato tre anni fa e costato oltre 80.000 € ai contribuenti), alla proposta di creare un invaso in quel di Albino, oltre ad altri progetti che servirebbero a razionalizzare l'uso della risorsa idrica utilizzata in agricoltura. Progetti che hanno bisogno di sostegno economico per essere realizzati».

Umberto Dolci - Pietro Roberti
(consiglieri eletti nella lista Cittadini & Consumatori nel CDA del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca)

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