«Pignorate un milione ai Riuniti»
Ditta creditrice deposita l'istanza

La «Novodor» di Verbania ha depositato al Tribunale di Bergamo una richiesta di pignoramento verso gli Ospedali Riuniti di Bergamo per un cifra complessiva che si aggira attorno al milione di euro.

La «Novodor» di Verbania ha depositato al Tribunale di Bergamo una richiesta di pignoramento verso gli Ospedali Riuniti di Bergamo per un cifra complessiva che si aggira attorno al milione di euro.

L'azienda - che al nuovo ospedale di Bergamo ha fornito le porte antincendio - è creditrice nei confronti della Dec di Bari (l'impresa capofila cui era stata affidata la realizzazione del Papa Giovanni XXIII e che ora ha chiesto il concordato preventivo) di 660 mila euro, ma ha chiesto un «pignoramento verso terzi» (i «Riuniti» appunti) perchè l'azienda ospedaliera di largo Barozzi ha in cassa una cifra di denaro destinato a saldare alcuni conti con l'impresa originaria.

Ai 660 mila euro, ne vanno aggiunti altri 330 mila circa (in pratica il 50% del credito vantato) a copertura di eventuali interessi futuri, non sapendo quando la Dec salderà il proprio debito. L'azione della «Novodor» - il cui amministratore è un imprenditore bergamasco - è stata possibile perchè l'azienda di  Verbania è in possesso di una serie di titoli di credito emessi da Dec ma non più esigibili sul piano pratico.

Non è da escludere che in attesa di un primo pronunciamento - previsto per il 25 settembre - il Tribunale congeli ai «Riuniti» la cifra richiesta nel pignoramento presentato da «Novodor».

Non è nemmeno da escludere che questa iniziativa sia solo la prima di una lunga serie di azioni analoghe che potrebbero essere prese dai numerosi creditori dell'azienda ospedaliera cittadina.

Nessun commento, per ora, da parte della direzione generale degli Ospedali Riuniti.

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