Cronaca / Bergamo Città
Sabato 28 Luglio 2012
Salone Furietti senza più libri
Alla «Mai» ora si può lavorare
Fa un certo effetto il salone Furietti tutto vuoto. Sembra una cattedrale senza più i suoi affreschi e le sue decorazioni. Quasi una profanazione. Perché questo magnifico spazio privo di libri non se lo ricorda nessuno, o almeno non se ne ha memoria in tempi recenti.
Fa un certo effetto il salone Furietti tutto vuoto. Sembra lo scheletro di una balena, una cattedrale senza più i suoi affreschi e le sue decorazioni. Quasi una profanazione. Perché questo magnifico spazio privo di libri non se lo ricorda nessuno, o almeno non se ne ha memoria in tempi recenti.
C'è voluto un brutto acciacco, la volta ferita e minacciosamente pericolante a svuotarlo. Il trasloco dei cinquemila volumi è stato completato nei giorni scorsi. E almeno questa è una buona notizia tra le tante cattive che si sono succedute nelle ultime settimane per la civica biblioteca Angelo Mai. I suoi preziosi volumi sono ora al sicuro al quarto piano dello stesso edificio e la direttrice Elisabetta Manca ci tiene a ringraziare quanti hanno contribuito a questa delicata operazione.
«Stiamo aspettando gli ultimi preventivi – spiega l'assessore ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli – dopodiché procederemo». Nel frattempo, dopo i libri, non resta che mettere in sicurezza anche le opere d'arte – dai dipinti alle sculture – che si trovano nello stesso salone Furietti: verranno trasferite in Accademia Carrara.
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