Dalmine, Giunta verso il rimpasto
Il sindaco: giro di deleghe o di assessori

Telefonate? Nessuna. Sms? Zero. Mail? Men che meno. «Non ho sentito nessuno dal Pdl...», taglia corto il sindaco Claudia Terzi. Il giorno dopo la decisione di congelare la Giunta, la sindachessa della Lega va avanti decisa per la sua strada.

«Mi prendo un paio di giorni - dice -, poi inizierò a valutare come fare il rimpasto che riguarderà esclusivamente il Pdl». Più chiaro di così. «Il problema non siamo noi - sottolinea -. Ora vedrò se fare semplicemente un rimpasto delle deleghe o mettere in Giunta volti nuovi».

Dopo le critiche del consigliere pidiellino Adriano Zeggio alle scelte fatte dalla Giunta in materia di bilancio e cultura, la Terzi aveva chiesto una presa di posizione pubblica all'alleato di maggioranza che non è arrivata. L'ennesimo episodio, a quanto pare. La goccia che ha fatto traboccare il vaso perché qualche dispetto e qualche stoccata all'indirizzo della Giunta già in passato c'era stata dai consiglieri del Pdl, ma si era sempre riusciti a metterci una pezza in nome dell'alleanza.

Ora no, la maggioranza traballa vorticosamente. La Terzi ne è consapevole, ma ha le idee chiare su come procedere: entro lunedì, al massimo martedì metterà mano al rimpasto. «Vedrò se girare semplicemente le competenze o cambiare gli assessori». I tempi saranno strettissimi: «Se entro lunedì non arriverà una risposta dal Pdl o una richiesta di chiarimento, martedì darò il via alle consultazioni».

Con chi? «Evidentemente non con il Pdl, visto che non ho un interlocutore a livello locale e a livello provinciale mi dicono che è un problema esclusivamente di Dalmine. Stando così le cose farò da sola». Con una certezza: «Il rimpasto delle competenze è il minimo che possa fare...».

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